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martedì 13 ottobre 2009

CELLULE STAMINALI: STAMINALI ADULTE RIPARANO CUORE


Rimediare ai danni di un infarto con le cellule staminali. Per la prima volta i ricercatori della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota, Usa) hanno dimostrato l'efficacia terapeutica di cellule adulte pluripotenti indotte.

Si tratta di cellule prelevate da tessuti umani, manipolate in modo da poter generare qualsiasi altro materiale organico e quindi anche le cellule necessarie per riparare le pareti di vasi e cuori danneggiati dall'infarto.

Nello studio apparso su Circulation i ricercatori del centro americano sono riusciti a verificare in laboratorio la possibilita' di auto-trapianti di staminali a partire dalle cellule del tessuto connettivo, i fibroblasti, dello stesso paziente. Riducendo cosi' il rischio di rigetto e il ricorso ai farmaci immunosoppressori. Una metodica finora sperimentata solo per altre tre patologie, Parkinson, anemia falciforme ed emofilia, ma mai nelle malattie coronariche.

''Attraverso questi processi di riprogrammazione dovremmo essere in grado di invertire il destino delle cellule adulte - spiega Andre Terzic, che ha coordinato la ricerca - e di personalizzare le richieste della medicina rigenerativa''.

creato IDROGEL CHE RIPARA TRAUMI CEREBRALI

Un idrogel che ripara i danni cerebrali e stimola la crescita dei tessuti, permettendo ai pazienti di ''riguadagnare'' la funzionalita' di cellule del cervello che sembravano fuori uso: i test, effettuati per il momento sulle cavie, sono stati condotti dai ricercatori americani della Clemson University del South Carolina (Usa) e saranno presentati nel corso della conferenza annuale del Military Health Research Forum.

Il gel iniettabile impedisce ai tessuti cerebrali di ''gonfiarsi'' ed e' stato concepito appositamente per le ferite subite sul campo dai militari. I ricercatori sono convinti che potra' trovare applicazione anche in ambito civile, per i pazienti vittima di eventi traumatici come incidenti automobilistici o infortuni domestici: a differenza dei trattamenti tradizionali, questa nuova terapia topica potrebbe mettere in moto processi biologici in grado di stimolare la crescita delle cellule staminali neurali. I test sull'uomo sono previsti nei prossimi tre anni.

DIABETE: DIABETE TIPO 1, DALLA PELLE UMANA STAMINALI PER NUOVA CURA

Ricercatori dell'Harvard Stem Cell Institute di Boston (Usa) sono riusciti per la prima volta a creare cellule capaci di produrre insulina a partire da staminali prelevate dalla pelle di pazienti affetti da diabete di tipo 1.Lo studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha utilizzato cellule somatiche di due pazienti diabetici riconvertite in staminali pluripotenti. A partire da questo stadio i genetisti guidati da Douglas Melton, direttore dell'Istituto americano, hanno ''coltivato'' in vitro cellule beta, le cellule del pancreas incaricate di produrre insulina. Nel diabete di tipo 1 la scorretta produzione cellulare di insulina impedisce il controllo dei livelli di glucosio nel sangue, causa di concentrazioni di zucchero dannose per i reni e il cuore. Il passaggio successivo sara' la sperimentazione sull'uomo.

''Abbiamo molteplici modelli clinici di studio per il diabete di tipo 1 - spiega Melton - ma ora per la prima volta abbiamo la possibilita' di capire come gli essere umani sviluppano la malattia''.

DIABETE: PEPERONCINO CONTRO DIABETE E MALATTIE CARDIOVASCOLARI


Il peperoncino piccante puo' aiutare a prevenire il diabete e le malattie cardiovascolari. Ad affermarlo e' uno studio condotto dai ricercatori della University of Tasmania School of Human Life Sciences, in Australia, guidati da Kiran Ahuja, secondo cui nel peperoncino ad avere le proprieta' anti-diabete e anti-infarto sono due principi attivi, la capsaicina e la diidrocapsaicina, che hanno rispettivamente la capacita' di ridurre i livelli di glucosio e di insulina nel sangue, aiutando al prevenzione del diabete, e di limitare la formazione di depositi di grasso sulle pareti delle arterie, contrastando la formazione di coaguli di sangue.

lunedì 12 ottobre 2009

sbornia: ESTRATTO DI ASPARAGI CONTRO I POSTUMI DELLA SBORNIA


Puo' favorire il ripristino delle funzioni dell'organismo, aiutando la sbornia a passare: la particolare proprieta' e' contenuta nell'asparago, stando a uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Jeju National University (Corea) e pubblicato sul Journal of Food Science. Secondo la ricerca l'ortaggio ha la capacita' di aumentare la funzione degli enzimi nel fegato e stimolare il metabolismo dell'alcol, e le foglie sembrerebbero piu' efficaci dei germogli: ''I nostri risultati - spiegano i ricercatori - forniscono la prova biochimica che l'asparago riduce i postumi dell'ubriachezza e protegge le cellule epatiche dalle sostanze tossiche''.

PSORIASI: PSORIASI


E' tutto italiano lo studio che ha portato alla realizzazione di un anticorpo monoclonale in grado di bloccare la progressione della psoriasi, malattia infiammatoria cronica della cute che colpisce circa il 3% della popolazione mondiale. La ricerca, pubblicata su Nature Medicine, e' stata condotta dai ricercatori dei dipartimenti di Gastroenterologia e di Dermatologia dell'Universita' ''Tor Vergata'' di Roma guidati dal gastroenterologo Giovanni Monteleone. La novita', spiegano i ricercatori, risiede nel fatto che lo studio e' stato condotto in vivo su modello ''misto'', ovvero su un modello animale con innesti di tessuti umani, ed apre quindi una nuova strada nella terapia dei soggetti con psoriasi. Negli individui affetti da psoriasi le cellule infiammatorie, come i linfociti T, rilasciano le citochine tra cui l'interleuchina 21, responsabile di una sequenza di eventi tessutali che culminano nello sviluppo della placche psoriatiche. Dalla ricerca e' emerso che l'anticorpo realizzato dagli studiosi italiani e' in grado di neutralizzare l'attivita' dell'interleuchina 21 e di ridurre in vivo le lesioni psoriatiche.

domenica 11 ottobre 2009

diabete:IL diabete di TIPO 2 SI Può RISOLVERE CON LA chirurgia bariatrica

l diabete adulto, quello di tipo 2, si puo' risolvere nel 78% dei casi grazie alla chirurgia bariatrica. Il dato arriva dal XIV Congresso Mondiale della Federazione Internazionale della Chirurgia dell'Obesita' e delle Malattie Metaboliche (IFSO) in corso in questi giorni a Parigi. Lo studio - la piu' vasta meta-analisi condotta fino ad oggi per esaminare l'impatto della chirurgia bariatrica sul diabete di tipo 2, malattia che secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita' colpisce 180 milioni di persone nel mondo - ha coinvolto oltre 135.000 pazienti e ha dimostrato che dopo l'intervento chirurgico il 78,1% dei pazienti ha avuto una risoluzione completa del diabete, mentre l'86,6% ha ottenuto diversi miglioramenti. Un dato importante, spiegano i ricercatori che hanno condotto la ricerca, e' che questi miglioramenti medici erano ancora presenti dopo due anni dall'intervento.

sabato 10 ottobre 2009

Parkinson: Due geni legati al funzionamento dei mitocondri potrebbero fermare lo sviluppo del Parkinson

Due geni legati al funzionamento dei mitocondri potrebbero fermare lo sviluppo del Parkinson: e' quanto emerge dallo studio pubblicato sul Journal of Biological Chemistry dai ricercatori della Ludwig Maximilians Universitat di Monaco di Baviera, in Germania. Dalla ricerca e' emerso che il Parkinson - causato dalla degenerazione dei neuroni che secernono dopamina, un neurotrasmettitore coinvolto nel controllo dei movimenti - e' associato anche a una riduzione dell'adenosina trifosfato (una sostanza prodotta dai mitocondri che influisce sulla vita delle cellule) e che l'azione congiunta di due geni, Pink1 e Parkin, protegge proprio la funzione mitocondriale (e quindi le cellule). Gli studiosi hanno osservato che la perdita o la disfunzione di uno dei due geni puo' danneggiare i mitocondri che, a loro volta, producono meno trifosfato adenosina, danneggiando le cellule.

''I nostri risultati - spiega Konstanze Winklhofer, che ha guidato la ricerca - confermano il potenziale neuroprotettivo in particolare del gene Parkin, che sembra in grado di compensare le disfunzioni di Pink1, mentre non avviene il contrario''.

venerdì 9 ottobre 2009

cancro al pene: VACCINO HPV PER UOMINI CONTRO CANCRO AI GENITALI

Combattere il cancro al pene grazie al vaccino contro l'HPV (Human Papilloma Virus, il Papilloma Virus Umano), gia' conosciuto per il suo legame con il cancro alla cervice uterina nelle donne. E' quanto emerge da uno studio condotto dall'Istituto Catalano di Oncologia di Barcellona e pubblicato sul Journal of Clinical Pathology, secondo cui prevenendo l'infezione da HPV si puo' ridurre l'incidenza del cancro al pene di circa la meta' poiche', secondo lo studio, questa rara forma di tumore e' causata per quasi il 50% dei casi dal Papillomavirus. Il carcinoma del pene rappresenta meno dell'1% dei tumori degli adulti di sesso maschile in Nord America e in Europa ma, spiegano i ricercatori spagnoli, il tasso sale al 10% in Africa e in Asia, per un totale di 26.300 casi che si sviluppano ogni anno. Ai risultati i ricercatori sono giunti riesaminando i dati di 31 studi sul cancro del pene pubblicati negli ultimi tre decenni.

giovedì 8 ottobre 2009

blu brillante (noto come BBG): COLORANTE BLU PER CIBI CONTRO i DANNI al MIDOLLO SPINALE


Contro le lesioni spinali un aiuto potrebbe arrivare da un colorante blu molto simile a quello usato per guarnire i dolci. E' quanto emerge da uno studio realizzato da un gruppo di studiosi della University of Rochester (New York, Stati Uniti) condotto dal neurologo Steven Goldman e pubblicato online sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), secondo il quale la somministrazione del colore blu brillante (noto come BBG) sarebbe in grado di bloccare quei cambiamenti molecolari innescati a seguito di una lesione iniziale che causano danni secondari al midollo spinale. Il trattamento, spiega Goldman, ha effetto solo se somministrato immediatamente dopo l'infortunio alla colonna.

Lo studio, che e' ancora in fase iniziale, e' stato condotto in laboratorio su dei topolini che, a fine trattamento, avevano assunto una sfumatura blu. La speranza, conclude il neurologo, e' che si sia sulla buona strada per trovare una cura che riduca al minimo il rischio di paralisi da lesione traumatica alla colonna vertebrale anche dopo gravi traumi: ''La nostra speranza e' che questo lavoro condurra' a una cura che potra' essere somministrata ai pazienti subito dopo la lesione, al fine di diminuire i danni secondari che ne conseguono''.

mercoledì 7 ottobre 2009

CANCRO ORALE: TEST SULLA SALIVA lo SCOPRE

La saliva come un inesauribile geroglifico da decriptare. Scienziati americani hanno scoperto che puo' contenere almeno 50 ''simboli'' genetici per diagnosticare precocemente i tumori del cavo orale.

A fare da spia e' proprio il Dna. Per la precisione 50 piccoli suoi frammenti: sono i microRna, molecole prodotte dalle cellule che servono ad orientare l'azione di molti geni. La bocca e' lo specchio della salute del corpo, sostengono i ricercatori nello studio pubblicato sulla rivista Clinical Cancer Research. E per questo, esaminando la saliva di 50 soggetti sani e 50 con un tumore orale in atto, si e' scoperto che i soggetti gia' malati avevano livelli di due microRna, il miR-125 e il miR-200a, piu' bassi della norma.

La possibilita' di individuare il tumore con biomarcatori nella saliva entusiasma i ricercatori. ''Si tratta di un Santo Graal nella diagnosi del cancro che permette di rilevarne la presenza senza biopsia'', spiega Jennifer Grandis, docente della Universita' di Pittsburgh che ha guidato la ricerca.

martedì 6 ottobre 2009

SESSO: chi fuma MARIJUANA ha difficoltà a raggiungere l' ORGASMO

Troppo lento. Gli uomini che fumano regolarmente marijuana possono incorrere nella difficolta' nel raggiungere l'orgasmo: ad affermarlo e' uno studio condotto da un gruppo di ricercatori de La Trobe University di Melbourne (Australia) guidati dalla ricercatrice Marian Pitts, dal quale emerge che gli uomini che fanno uso di cannabis possono avere fino a quattro volte piu' difficolta' nel raggiungere l'orgasmo rispetto ai non fumatori. Lo studio si e' basato sull'analisi dei dati raccolti nel corso di interviste telefoniche rivolte a 8.656 uomini e donne australiani tra i 16 e i 64 anni. Dalle interviste e' emerso inoltre che a fumare sono principalmente gli individui sotto i 36 anni, e che gli uomini fanno uso di marijuana il doppio delle donne (11,2% contro il 6,1%).

cocaina: vaccino per ridurre la dipendenza dalla cocaina


Funziona il vaccino terapeutico anti-coca in fase di sperimentazione su pazienti: riduce il consumo della droga (anche della meta'). Gli effetti durano due mesi. Il preparato fa innalzare la concentrazione di anticorpi specifici contro la cocaina. Lo dimostra uno studio clinico su 115 cocainomani dalla Yale University School of Medicine a New Haven. La cocaina non raggiunge il cervello e non si innescano le sensazioni di piacere che instaurano la dipendenza.

Vincere il richiamo della "neve" con l’aiuto di un vaccino. Il siero sperimentale per trattare la dipendenza da cocaina sembra ridurre l’uso di questa sostanza in un sottogruppo di persone, che nel corso del trial ha sviluppato alti livelli di anticorpi anti-cocaina.

Lo rileva uno studio pubblicato da un team dell’Università di Yale (Usa) sugli "Archives of General Psychiatry". Secondo i ricercatori, però, solo il 38% dei soggetti vaccinati ha prodotto livelli sufficientemente alti di anticorpi, tali da facilitare la riduzione dell’uso della sostanza. E il risultato si è mantenuto solo per due mesi. Insomma, lo studio è «promettente», ma c’è ancora molto lavoro da fare.

Circa 2,5 milioni di americani sono schiavi della coca, ricordano gli autori dello studio, condotto in collaborazione con il Veterans Affairs Connecticut Healthcare System di West Haven. Ricerche su animali e uomo avevano suggerito che alti livelli di anticorpi anti-cocaina nel sangue possono bloccare e inattivare la sostanza prima che raggiunga il cervello, riducendo l’euforia legata alla droga.

Il team ha attivato un trial di fase IIb durato 24 settimane su un vaccino disegnato proprio per aumentare i livelli di anticorpi anticocaina nel sangue. Ben 115 soggetti dipendenti dalla ’nevè sono stati randomizzati in due gruppi: uno (58 individui) ha ricevuto cinque iniezioni del vaccino attivo, mentre l’altro è stato trattato con un placebo per 12 settimane. L’82% dei componenti di entrambi i gruppi ha completato il trial e tutti sono stati sottoposti a test delle urine.

Dei 55 soggetti che hanno terminato la serie di vaccinazioni, il 38% ha raggiunto alti livelli di anticorpi alla cocaina. Ebbene, in questo gruppo la proporzione di quanti sono riusciti a dimezzare l’abuso di polvere bianca è stato nettamente maggiore. Gli effetti avversi associati al vaccino sono stati lievi o moderati, dicono i ricercatori.

Si tratta di risultati parziali, giudicati comunque «promettenti» dal team di Bridget Martell della Yale University. «L’obiettivo del futuro sviluppo di un vaccino» per aiutare chi dipende dalla cocaina «sarà quello di aumentare la proporzione di soggetti che raggiungono alti livelli di anticorpi, per prolungare - concludono i ricercatori - il periodo di astinenza».

lunedì 5 ottobre 2009

cuore: CEROTTO DI MUSCOLI RIPARA I DANNI DELL'INFARTO

I ''cuori spezzati'' potranno essere da oggi in poi riparati con uno speciale cerotto. La novita' arriva da una ricerca condotta da un gruppo di scienziati israeliani e pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), secondo cui il nuovo bio-cerotto sarebbe in grado, applicato direttamente sul muscolo cardiaco, di eliminare le cicatrici lasciate sul tessuto cardiaco da un attacco di cuore. Il cerotto, si legge nella ricerca, viene coltivato all'interno del tessuto addominale e poi trapiantato nelle aree danneggiate del cuore. Lo studio, condotto finora sui ratti, ha fatto registrare un aumento della dimensione del muscolo nelle aree colpite da infarto e una migliore conduzione degli impulsi elettrici necessari per il funzionamento del cuore che lasciano ben sperare per le applicazioni future.

domenica 4 ottobre 2009

fruttosio: DIETA RICCA DI FRUTTOSIO DANNEGGIA LA MEMORIA


Una dieta ricca di fruttosio puo' alterare la memoria. E' quanto emerso da uno studio i cui risultati saranno presentati al prossimo congresso annuale della Society for Neuroscience che si terra' in autunno a Chicago. L'esperimento condotto su alcuni topi ha dimostrato che un'alimentazione ricca di fruttosio, pur non pregiudicando la capacita' di apprendere, ostacola la memoria. La motivazione della loro incapacita' a ricordare, secondo i ricercatori, e' nel fruttosio, un tipo di zucchero presente in molti prodotti alimentari e bevande. Assorbito quasi esclusivamente dal fegato, questo zucchero semplice, produce una quantita' eccessiva di trigliceridi, che entrando nel flusso sanguigno, possono interferire con la segnalazione di insulina nel cervello, che svolge un ruolo importante nella sopravvivenza e plasticita' delle cellule cerebrali. I risultati sono stati simili anche nei ratti adolescenti ma ''non e' ancora chiaro - afferma Marise Parent, professore presso la Georgia State University - se gli effetti di un elevato consumo di fruttosio siano permanenti''.

sabato 3 ottobre 2009

cataratta Individuato la causa genetica legata alla proteina EphA2


Individuato la causa genetica della formazione della cataratta dovuta all'eta': merito dei ricercatori della Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland (Ohio), che hanno preso parte a un progetto di studio che ha coinvolto 10 laboratori americani, inglesi e australiani. I risultati dei test sono stati pubblicati su PloS Genetics.

Si chiama EphA2, ed e' una proteina naturalmente presente nel corredo biologico degli uomini e dei topi, il cui gene con l'invecchiamento puo' venire cancellato: ''La scoperta e' stata frutto di un caso - afferma Bing-Cheng Wang - dal momento che il nostro gruppo di ricerca stava lavorando all'ipotesi che EphA2 fosse coinvolta nella prevenzione di alcune forme tumorali''.

Nelle cavie in cui il gene collegato alla proteina era disattivato, oltre ad aumentare la tendenza a sviluppare tumori, e' stata riscontrata una maggiore diffusione della cataratta: saranno tuttavia necessari ulteriori studi per comprendere il processo cellulare tramite cui EphA2 collabora a mantenere lontana l'insorgenza della cataratta.

venerdì 2 ottobre 2009

CANCRO: Popcorn aiuta a prevenire cancro.Cereali ricchi di antiossidanti polifenoli


Il popcorn potrebbe aiutare a prevenire il cancro. A suggerirlo e' una ricerca effettuata dalla Universita' di Scraton in Pennsylvania. Lo studio dimostra come alcuni snack ai cereali, di quelli spesso utilizzati per la prima colazione, e il cibo preferito dai cinefili, siano ricchi di antiossidanti chiamati polifenoli. 'Siamo rimasti colpiti del livello di polifenoli che abbiamo trovato nei popcorn', spiega un ricercatore dell'universita' americana.

giovedì 1 ottobre 2009

claudina-9: gene che causa la sordita'


La scoperta del gene che causa la sordita' ha permesso di individuare una nuova proteina che protegge le cellule sensoriali nell'orecchio. A identificarla i ricercatori dell'Universita' dello Iowa e del Kansas, il cui studio e' stato pubblicato sulla rivista online PLoS Genetics.

Tutto dipende dal gene claudina-9. Un difetto blocca la produzione della proteina collegata che e' necessaria, spiegano gli studiosi, per mantenere la corretta funzionalita' del potassio nell'orecchio interno. Le cellule sensoriali sono infatti immerse in una soluzione ricca di potassio in un lato dell'orecchio e in una a basso contenuto sul lato opposto. ''La claudina-9 mantiene questa separazione - spiega Botond Banfi, uno degli autori dello studio - proteggendo le cellule da un'intossicazione di potassio''.

La mutazione del gene lo trasforma infatti in un minerale ''killer'' che uccide la maggior parte delle cellule indispensabili per ascoltare. Prossimo passo dei ricercatori sara' uno screening sulle persone con problemi uditivi per comprendere il ruolo della proteina e per capire come ripristinarne l'attivita'.

mercoledì 30 settembre 2009

NOD2: molecola cellulare che difende dai virus respiratori


Trovata una nuova molecola cellulare che difende dai virus respiratori. Chiamata con la sigla NOD2 e' stata individuata da due microbiologi del Texas Health Science Center di San Antonio. Dallo studio, pubblicato on-line sulla rivista Nature Immunology, e' emerso come questa molecola cellulare non solo sia capace di individuare due fra i piu' pericolosi virus respiratori, come il VRS (Virus respiratorio sinciziale) e l'influenza A, ma anche di istruire le cellule a difendersi contro di loro. ''Un importante passo avanti - afferma Joel Baseman, professore di microbiologia e immunologia del Texas Health Science Center - nella comprensione del comportamento dei virus respiratori e dei meccanismi di risposta immunitari, che costituisce la base per terapie innovative capaci di migliorare le risposte di ricezione per le malattie infettive''.

martedì 29 settembre 2009

osteoporosi: CANNABIS COMBATTE OSTEOPOROSI NEGLI ANZIANI


Rende piu' fragili femori e tibie dei piu' giovani ma protegge dall'osteoporosi gli anziani. Lo sostengono gli scienziati dell'Universita' di Edimburgo (Scozia) che hanno esaminato gli effetti paralleli della sostanza sull'apparato scheletrico di adolescenti e adulti, scoprendo che molto cambia con l'eta'.

Il gruppo di ricerca, il cui lavoro e' stato pubblicato su Cell Metabolism, ha infatti dimostrato che il consumo di cannabis attiva una molecola presente naturalmente nel corpo, il recettore CB1, che e' anche coinvolto nello sviluppo dell'osteoporosi, malattia degenerativa che indebolisce progressivamente le ossa. Lo studio sui topi, geneticamente privati del recettore, ha dimostrato che da giovani il rischio e' alto: le ossa crescono meno forti del normale. Col passare del tempo, invece, nella popolazione anziana, la stessa sostanza puo' impedire la formazione degli accumuli di grasso responsabili dell'osteoporosi.

''Sono solo risultati parziali - avverte Stuart Ralston, a capo dei reumatologi scozzesi - ma ampliando i test potremo avere nuovi strumenti per contrastare l'osteoporosi negli adulti''.

norovirus: DAL TABACCO VACCINO CONTRO IL VIRUS DA CROCIERA


Ha una cattiva fama, destinata pero' a cambiare. Dal tabacco bioingegneri americani sono pronti ad estrarre un vaccino contro i norovirus, una famiglia di agenti virali che provoca rapidi quanto fastidiosi sintomi di gastroenterite, soprattutto diarrea e vomito.
Chiamati anche ''virus da crociera'' per la velocita' e facilita' con la quale si diffondono nei luoghi chiusi come navi, caserme e ospedali - bastano 10 particelle per infettare un gran numero di persone -, adesso gli imprendibili norovirus potrebbero avere un nuovo nemico: un siero sviluppato dalle piante di tabacco presentato dall'immunologo Charles Antzen durante il 238esimo Congresso della Societa' Americana di Chimica in corso a Washington (Usa).

Per realizzare l'antidoto al norovirus sono state impiegate delle proteine ''travestite'' dal microrganismo nocivo, poi introdotte nel tabacco e lasciate ''crescere''.
L'estratto purificato della pianta inganna il sistema immunitario umano che cosi' si rinforza dalle aggressioni successive del virus ''originale''. La sperimentazione clinica del vaccino partira' gia' dal prossimo anno e secondo i suoi inventori bastera' una dose ogni 12-18 mesi, anche sotto forma di spray nasale, per garantire uno scudo contro le infezioni.

domenica 27 settembre 2009

sport dipendenza: l'esercizio fisico può diventare anche una droga.


Si chiama ''sport-dipendenza'' ma non interessa quelli che guardano partite di calcio e gare di atletica dal divano di casa. Scienziati americani della Tufts University (Massachusetts, Usa) hanno infatti scoperto che l'esercizio fisico puo' diventare anche una droga.

L'altra faccia dello sport, che fa bene quando e' moderato ma non quando diventa una mania, e' stata scoperta in laboratorio e lo studio pubblicato sulla rivista Behavioral Neuroscience. L'iperattivita' motoria ha avuto sui topi gli stessi effetti dei farmaci che curano la tossicodipendenza.
Un tipo di relazione giu' osservata in una nuova malattia, la cosiddetta anoressia atletica, che associa il disturbo alimentare di chi vuole dimagrire a tutti i costi a un bisogno continuo di allenarsi per perdere ancora piu' peso.

''L'attivita' fisica, come l'abuso di droghe, porta all'attivazione di neurotrasmettitori come le endorfine e la dopamina, che sono coinvolti nel senso di ricompensa'', spiega uno degli autori dello studio, Robin Kanarek. Per i pigri, invece, nessuna giustificazione alibi. ''Lo sport, come qualsiasi altra attivita', va fatta con moderazione'', avvertono gli scienziati. In quel caso non c'e' pericolo di diventarne drogati.

sabato 26 settembre 2009

ISOLE Tuvalu: entro il 2020, 00% di energia rinnovabile


Lo stato insulare delle Tuvalu, 9 isole perdute nell'immenso Oceano Pacifico, che riuschiano di scomparire a causa dei cambiamenti climatici, puntano ad alimentarsi al 100% di energia rinnovabile entro il 2020. Le isole, grandi appena 26 chilometri quadrati e con solo 12.000 abitanti, poste a meta' strada tra le Hawaii e l'Australia, con un'altitudine massima 4,5 metri e la maggior parte del territorio a meno di un metro sul livello del mare. L'investimento stimato dal governo di Funati e' di poco piu' di 20 milioni di dollari a cui potrebbe far fronte grazie alle donazioni di ''e8'', un consorzio di compagnie elettriche dei Paesi del G8 di cui fa parte anche l'italiana Enel insieme ad American electric power, Duke energy, Hydro-Que'bec, Ontario power generation, Edf, Rwe Ag, Jsc''RusHydro'', Kansai electric power, Tokyo electric power. La copertura gia' realizzata per il piu' grande stadio di calcio delle Tuvalu fornisce il 5% dell'energia a famiglie, strutture sanitarie e piccole e medie imprese della capitale Funauti e ha consentito al piccolo stato di risparmiare 17.000 litri le importazioni di gasolio dalla Nuova Zelanda e di ridurre le emissioni di 50 tonnellate di CO2. Il governo delle Tuvalu sta lavorando, infatti, per espandere il progetto iniziale dell'e8 costato 410.000 dollari da 40 a 60 kW e poi per estendere la solarizzazione alle isole esterne, entro la fine di quest'anno, con uno stanziamento di 800.000 dollari, anche per produrre 46 chilowatt di energia solare per la scuola secondaria di Motufoua a Vaitupu, un progetto in via di realizzazione e che ha il sostegno del governo italiano. ''Ringraziamo coloro che stanno aiutando Tuvalu a ridurre la sua impronta ecologica - ha dichiarato il ministro per le public utilities and Industries, Kausea - cosi' si rafforzera' la nostra voce nei prossimi negoziati internazionali. E noi attendiamo con ansia il giorno in cui il nostro Paese offrira' un esempio per tutti: alimentato interamente da risorse naturali come il sole e il vento''.

giovedì 24 settembre 2009

OGNI DONNA PIANGE IN MEDIA 16 MESI


Un anno e mezzo lo passano a piangere, mese piu' mese meno. La conferma che le donne hanno la lacrima facile arriva da un sondaggio ''estivo'' lanciato da un sito web britannico. ''Quante ore piangete ogni settimana?'', hanno chiesto gli autori del blog. Hanno risposto 3.000 signore inglesi di tutte l'eta'. Un paio di calcoli e la statistica e' pronta: una donna trascorre in media 2 ore e 13 minuti a settimana in pianti inconsolabili.

In tutto, fanno 16 mesi di vita passati tra kleenex e cedimenti di rimmel. La conferma della scienza non c'e', ma l'esperienza diretta delle intervistate non lascia dubbi in proposito. A far piangere le donne ci pensano soprattutto la fine di una storia d'amore, al secondo posto ci sono i film romantici ''strappa-lacrime'', al terzo la perdita di una persona cara.

mercoledì 23 settembre 2009

osteoartrite: VCAM-1 è predittore di rischio di grave osteoartrite'.


Individuare i marker predittivi dell'osteoartrite grave: un nuovo studio e' stato il primo a individuare i marker della patologia dai livelli di VCAM-1 (molecola di adesione delle cellule vascolari-1) presenti nell'organismo. Lo studio, guidato da Georg Schett dell'Universita' di Erlangen-Norimberga di Erlangen, in Germania, e' stato pubblicato nel numero di agosto di Arthritis & Rheumatism.

L'osteoartrite, caratterizzata da dolore, perdita della funzione articolare e riduzione della mobilita' articolare e della forza muscolare, e' il piu' comune disturbo nel mondo e rappresenta una delle principali cause di disabilita'. A differenza della maggior parte delle altre patologie molto diffuse, poco si sa sulle sue origini e su quei fattori che possono prevederne lo sviluppo.

Lo studio ha coinvolto 912 individui sani di Brunico (Italia) 60 dei quali sottoposti a intervento chirurgico all'anca o al ginocchio a causa dell'osteoartrite grave.

Dalle analisi del sangue dei soggetti e' risultato che i livelli di VCAM-1 erano molto elevati nelle persone che avevano subito l'operazione all'anca o al ginocchio, ed erano massimi nelle persone che avevano subito la sostituzione di entrambe le articolazioni. ''Il livello di VCAM-1 e' emersa dunque come un importante predittore di rischio di grave osteoartrite''.

martedì 22 settembre 2009

coralli: gabbie elettriche in fondo al mare aiutano la ricrescita

Enormi gabbie elettriche in fondo al mare aiutano la ricrescita

Nelle Maldive sono usate con successo gabbie d'acciaio attraversate da corrente elettrica a basso voltaggio per far ricrescere i coralli. L'elettricita' innesca una reazione chimica che porta il carbonato di calcio che si trova nell'acqua di mare a depositarsi sulla struttura. I coralli, a quanto pare, trovano la cosa 'irresistibile' anche perche' usano il calcio per il loro le strutture abitative delle loro colonie e, in breve tempo, la gabbia ne e' stata ricoperta.

lunedì 21 settembre 2009

booster broccolo: HA IL 40% DI ANTIOSSIDANTI IN PIù.

Scienziati australiani hanno sviluppato la prima 'superverdura' al mondo con il 40% in piu' di antiossidanti.I ricercatori del dipartimento industrie primarie del Victoria hanno ottenuto gli ortaggi senza ricorrere all'ingegneria genetica ma con complessi incroci durati 10 anni. I consumatori possono gia' mangiare i 'booster broccoli', mentre test commerciali sono in corso su altri 15 ortaggi, tra cui lattuga, pomodori e peperoni.

booster broccolo : Ogni porzione nutre il doppio ma sul banco del fruttivendolo occupera' lo stesso spazio.

Scienziati australiani hanno infatti sviluppato un super-broccolo che contiene fino al 40% di antiossidanti in piu' dei vegetali normali. ''E senza ricorrere a tecniche di ingegneria genetica'', precisa Rod Jones, a capo della squadra del Victoria's Department of Primary Industries (Australia) che ha ''creato'' naturalmente il nuovo concentrato di salute.

Il vegetale, gia' ribattezzato ''booster broccolo'', secondo quanto riporta l'Abc arrivera' presto in commercio avvolto con cura in fogli di plastica protettiva per mantenere intatte le proprieta' e il prezioso contento di antiossidanti. Queste sostanze naturali, ricordano gli studiosi australiani, si sono dimostrate capaci di rallentare l'invecchiamento e di proteggere da numerose malattie, a partire dal tumore. ''Il nostro broccolo - spiega Jones - e' piu' dolce rispetto alle altre varieta' perche' ha un contenuto piu' elevato di zucchero''.

Affidandosi solo a innesti e tecniche naturali e selezionando i semi di oltre 400 varieta', Jones e compagni hanno individuato l'incroci ottimale per ''coltivare'' il broccolo delle meraviglie ma presto, grazie ad un investimento di oltre 20 milioni di dollari da parte di una societa' privata, metteranno a punto altri super-vegetali.

Super-pomodoro, super-peperone e super-lattuga, promettono gli scienziati, sono gia' in pole position.

domenica 20 settembre 2009

colite ulcerosa: troppi Acidi grassi polinsaturi omega 6 possono provocare danni all'intestino


Acidi grassi polinsaturi omega 6 nemici dell'intestino. E' quanto emerge da una ricerca condotta su un campione di cittadini inglesi e pubblicata su Gut, la rivista del British Medical Journal che si occupa di tematiche dell'apparato digerente.

L'acido linoleico che si trova in alimenti come la margarina e gli oli di semi e di noci potrebbe, secondo gli esperti, essere la causa di un terzo dei casi di colite ulcerosa. Al contrario, i ricercatori hanno rilevato come una dieta ricca di acidi grassi omega 3, presenti soprattutto in pesci come il salmone o l'aringa, sia in grado invece di ridurre il rischio di colite ulcerosa fino al 77%. Tuttavia, spiegano gli esperti inglesi, va tenuto in considerazione che, oltre alla dieta, anche fattori come il fumo e lo stress giocano un ruolo di primo piano nella comparsa di malattie infiammatorie intestinali. Un'attenzione particolare, raccomandano quindi gli esperti, allo stile di vita quotidiano.

sabato 19 settembre 2009

ictus silenti: COLPISCONO CHI HA LA PRESSIONE ALTA


Gli ictus ''silenti'' - ovvero quelle forme di attacchi che pur causando danni cerebrali non vengono individuati da chiari sintomi - non sarebbero poi cosi' ''silenti''. E' quanto sostiene lo studio pubblicato da Perminder Sachdev dell'University of New South Wales di Sidney su Neurology, secondo cui questa tipologia di attacchi - piuttosto frequenti nelle persone oltre i 60 anni con pressione alta, pur essendo silenti, non passano inosservati.

Un ruolo determinante nello scatenarsi di questi attacchi sarebbe giocato dallo pressione. La ricerca, che ha coinvolto 477 persone con un'eta' compresa tra i 60 e i 64 anni per quattro anni, ha dimostrato che i pazienti con alta pressione del sangue hanno un rischio del 60% piu' alto. Curare i pazienti con la pressione alta sarebbe quindi per limitare questa tipologia di ictus: ''La pressione sanguigna alta e' curabile, e questo deve essere un obiettivo da raggiungere per la prevenzione delle malattie vascolari'', sottolinea Sachdev.

venerdì 18 settembre 2009

BOTULINO: RIMEDIO PER emicrania


Il botulino per battere il mal di testa? Un nuovo studio dimostra che un lifting puo' cancellare non solo gli anni, ma anche la cefalea. Il rimedio arriva da uno studio pubblicato su Plastic and Reconstructive Surgery. Un tipo di emicrania e' causato da un'irritazione del nervo del trigemino: quando i muscoli attorno a questi rami sono bloccati, come accade dopo un intervento di lifting, il mal di testa sembra avere un arresto. Questo e' uno dei motivi per cui alcuni pazienti hanno trovato sollievo dall'effetto del botulino: ''Abbiamo dimostrato che il trattamento chirurgico di mal di testa e emicrania e' efficace, e che questa operazione puo' avere un impatto sui pazienti non solo eliminando tutti i segni dell'invecchiamento ma anche sulla qualita' della vita per coloro che soffrono di emicrania'', spiega il dottor Bahman Guyuron, autore dello studio. ''Comunque - continua Guyuron - non si deve pensare che con la chirurgia ricostruttiva plastica si possa risolvere completamente il problema dell'emicrania''.

giovedì 17 settembre 2009

cuore : è possibile rigenerare il tessuto cardiaco grazie all'NRG1


Invertire i danni al cuore causati da difetti congeniti o da attacchi cardiaci. Uno studio, pubblicato su Cell e condotto dai ricercatori del Children's Hospital di Boston, indica nel fattore di crescita, neuregulin1 (NRG1), la possibile via per la rivitalizzazione del tessuto necrotizzato e anche per il recupero della sua funzionalita' cardiaca.

Dopo la nascita i cardiomiociti, ovvero le cellule del muscolo cardiaco, smettono di dividersi e di moltiplicarsi; una volta danneggiato, dunque, il tessuto del cuore non si riforma. Dalla scoperta emerge che la rigenerazione e' possibile, e per di piu' senza necessita' di utilizzare le cellule staminali. Grazie all'NRG1, Bernhard Kuhn e Kevin Bersell sono stati in grado di riavviare il ciclo cellulare stimolando le stesse cellule a creare copie di se stesse: ''Anche se molte teorie si sono concentrate sull'utilizzo delle cellule staminali, il nostro lavoro - spiega Kuhn - suggerisce che le staminali non sono necessarie e che la stimolazione differenziata delle cellule del muscolo cardiaco puo' essere una valida alternativa''.

mercoledì 16 settembre 2009

LATTE: benefici per la salute delle ossa, diminuisce in generale del 25% la mortalità , del 60% ictus E PROTEGGE DALLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI


I bambini che bevono molto latte vivono piu' a lungo, secondo uno studio dell'universita' di Bristol e dell'Istituto del Queensland. La ricerca inizio' negli anni '30 e poi riprese nel 2005 quando sono state osservate le associazioni tra le cause di morte dei soggetti esaminati 65 anni prima e le loro diete durante l'infanzia. E chi ha ricevuto un grosso apporto di calcio durante l'infanzia ha poi riscontrato un ridotto rischio di mortalita' a causa di ictus.

Il latte non e' solo una buona fonte di calcio, ma sembra che la sua assunzione in eta' infantile protegga le arterie piu' a lungo. A suggerirlo e' uno studio pubblicato sulla rivista Heart, condotto su 4.374 bambini inglesi su dati raccolti a partire dagli anni '30. I ricercatori dell'Universita' di Bristol e dell'Australia's Queensland Institute of Medical Research hanno dimostrato che l'assunzione quotidiana di latticini non soltanto ha dei benefici per la salute delle ossa, ma diminuisce in generale del 25% la mortalita' e del 60% la possibilita' di andare incontro ad un ictus.

Gli studiosi sono arrivati a queste conclusioni dopo aver valutato lo stato di salute degli stessi bambini 65 anni dopo, riscontrando che chi tra di loro aveva consumato latte e latticini nelle quantita' consigliate dagli esperti era protetto di piu' dalle malattie cardiovascolari. Nonostante formaggi e burro vengano normalmente considerati poco graditi dalle arterie, per la presenza di grassi e colesterolo, lo studio spiega che un apporto moderato ha una significativa influenza su un ormone, chiamato IGF-1 (fattore di crescita insulino-simile), legato ad un minore incidenza di casi di insufficienza cardiaca. La dieta ''salva-arterie'' comprende tre porzioni di latticini: un bicchiere di 200 ml di latte, un vasetto di yogurt e un piccolo pezzo di formaggio, ricordano gli esperti, forniscono alle persone il giusto fabbisogno giornaliero di calcio e una prolungata protezione dalle malattie cardiovascolari.

Un livello alto di calcio nelle arterie potrebbe essere in grado di predire futuri eventi cardiaci gravi in pazienti gia' affetti da coronaropatia. Ad affermarlo e' uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Department of Nuclear Medicine dell'University of Ludwig-Maximilians di Monaco di Baviera (Germania) guidati da Marcus Hacker e pubblicato nell'edizione online di Radiology.

Attualmente il livello di calcio nelle coronarie viene monitorato come esame di screening o in casi sospetti di coronaropatie. Il nuovo studio dimostra invece che la quantita' di calcio nei vasi coronarici puo' essere di alto valore predittivo per attacchi di cuore gravi o mortali anche nei casi gia' noti di coronaropatia, ''indipendentemente dall'eta', dal sesso e da altri fattori di rischi cardiovascolari presenti nel paziente'', spiega Hacker.

La coronaropatia e' una condizione nella quale all'interno delle arterie coronariche si formano placche costituite da colesterolo, calcio, grassi e altre sostanze. Quando le placche si accumulano il flusso di sangue al cuore e' ridotto e si possono avere aritmia, attacchi cardiaci o insufficienza cardiaca. ''Abbiamo riscontrato che il calcio sembra svolgere un ruolo importante nel predire successivi attacco di cuore o di morte cardiaca improvvisa - conclude il co-autore Christopher Uebleis - e aggiunge valore prognostico ai risultati diagnostici normalmente utilizzati''.

martedì 15 settembre 2009

acne: SI CURA CON ORMONI E RETINOLO


L'acne, in molti casi, si puo' curare con la pillola. E' quanto emerge dallo studio presentato in occasione dell'American Academy of Dermatology's Summer Academy Meeting 2009 a Boston, dalla dermatologa Bethanee Schlosser, secondo cui la terapia ormonale potrebbe essere in grado di combattere l'acne che si manifesta in eta' adulta.

Nonostante sia considerato un disturbo che affligge gli adolescenti, l'acne colpisce piu' del 50% delle donne di eta' compresa tra i 20 e i 29 anni e piu' del 25% delle quarantenni. ''Lo studio - spiega la Schlosser - ha dimostrato come la terapia ormonale aiuta a sconfiggere il disturbo riducendo l'attivita' del testosterone''. Per completare il percorso terapeutico, conclude lo specialista, ''sarebbe preferibile non utilizzare soltanto la terapia ormonale, ma servirsi anche di creme topiche a base di retinolo''. Il mix, ormoni e retinolo, si configura dunque come la via preferibile.

dolore cronico: L'agopuntura e' in grado di regolare la percezione del dolore cronico nel cervello


L'agopuntura e' in grado di regolare la percezione del dolore cronico nel cervello. E'quanto dimostrato dallo studio di alcuni ricercatori dell'Universita' del Michigan, pubblicato su NeuroImage.
L'agopuntura e' stata da sempre utilizzata nella medicina orientale per il trattamento del dolore mediante l'attivazione di antidolorifici naturali del corpo. Questo studio, pero' e' stato il primo a dimostrare, utilizzando immagini del cervello, come questa tecnica orientale sia in grado di regolare nel cervello la capacita' di disciplinare il dolore cronico. Lo studio e' stato condotto su 20 donne a cui era stata diagnosticata una fibromialgia, che non prendevano farmaci da un anno. Trattate con l'agopuntura, la loro percezione del dolore e' notevolmente migliorata, nell'ordine del 50%. Questi risultati - affermano i ricercatori - potrebbero stimolare una nuova direzione per il campo della ricerca dell'agopuntura.

lunedì 14 settembre 2009

RIFIUTI TOSSICI E SCORIE: Ora si indaghi anche sugli altri casi DI NAVI CARICHE DI RIFIUTI TOSSICI E RADIOATTIVI AFFONDATE

Navi dei veleni, a fondo. L'ultima probabilmente è quella scoperta nel Tirreno Cosentino, grazie alle rivelazioni di un pentito. Sono anni che se ne parla: naufragi dolosi, al largo delle nostre coste e, più spesso, di fronte a quelle dei paesi del terzo mondo, Africa in particolare. «L'importante ritrovamento del relitto affondato a largo di Cetraro speriamo permetterà di affrontare con nuovo vigore le inchieste chiuse forse troppo frettolosamente e le indagini mai correttamente approfondite su una pratica assai diffusa che ha visto, tra gli anni Ottanta e Novanta, una quarantina di navi affondare misteriosamente nei punti più profondi del Mediterraneo». Così Sebastiano Venneri, vicepresidente di Legambiente commenta in una nota il ritrovamento del relitto nel mare di Cosenza.

DOSSIER DAL 1994 - «Abbiamo chiesto un incontro al Procuratore di Paola per offrire il nostro aiuto consegnando i dossier raccolti sin dal 1994 con i primi esposti presentati e l'ampia documentazione assemblata nel tempo sulle misteriose sparizioni di navi che non hanno mai lanciato il may-day mentre gli equipaggi si sono stranamente volatilizzati». Legambiente cita il caso della motonave Nikos I (1985), della Mikigan (1986), della Rigel (1987), della Rosso (ex Jolli Rosso, 1990), della Anni (1989), della Marco Polo (1993), della Koraline (1995). «Ora si riaprano le inchieste - ha concluso Nuccio Barillà di Legambiente Calabria - per perseguire i responsabili e monitorare il pericolo di contaminazione delle acque responsabili di patologie gravi per l'uomo e danni enormi all'ecosistema. Dobbiamo rilanciare la richiesta e l'impegno affinchè si approdi quanto prima alla verità sulle tante vicende legate all'intrigo radioattivo, caratterizzato da connivenze e reticenze a vari livelli e anche morti misteriose. Chiediamo misure serie ed immediate a tutela del diritto di sapere dei cittadini e per scongiurare che nel futuro fatti come questi tornino a verificarsi».

PRELIEVO DEI CAMPIONI - Nel frattempo saranno completate le operazioni di prelievo dei campioni da analizzare nei fondali del mare Tirreno a Cetraro, dove sabato è stato individuato un mercantile con fusti sospetti. Nell'ultimo fine settimana non è stato possibile terminare l'attività a causa delle forti correnti in profondità.

TASK FORCE DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE - Intanto una task force del Ministero dell'Ambiente è pronta a operare nel mar Tirreno al largo della Calabria nella zona dove è stato individuato il relitto. A questo scopo si è svolto un vertice presso il Ministero dell'Ambiente alla presenza anche della Guardia Costiera, che è dotata di unità per la tutela ambientale attrezzate con le più moderne tecnologie. Intanto i mezzi navali antinquinamento utilizzati dal Ministero si stanno già dirigendo nella zona. «Obiettivo - conclude la nota - è quello di mettere in campo tutte le unità e le conoscenze tecniche che possano agevolare l'accertamento di ciò che è sepolto in fondo al Tirreno e, quindi, eventualmente programmare gli interventi necessari a salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica. Il ministero, in considerazione del fatto che la vicenda è oggetto di una inchiesta della magistratura, metterà mezzi e professionalità a disposizione della Procura competente, che è stata già contattata ed informata, al fine di operare in modo coordinato con l'obiettivo di un sollecito accertamento dei fatti e degli eventuali rischi di inquinamento».

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Alzheimer: BIOMARCATORI CEREBROSPINALI SCOVANO LA MALATTIA

Diagnosticare il morbo di morbo di Alzheimer prima che sia troppo tardi: questa la sfida di un team di ricercatori svedesi dell'Universita' di Goteborg che hanno rintracciato nei biomarcatori del fluido cerebrospinale - liquido corporeo che si trova nel sistema nervoso centrale - una chiave per identificare pazienti con un medio deficit cognitivo (Mci - Mild cognitive impairment) che potrebbe progressivamente trasformarsi in Alzheimer. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Jama, il Journal of American Medical Association.
I test, svolti in 12 centri tra l'Europa e gli Stati Uniti, hanno coinvolto 750 soggetti affetti da Mci, 529 con morbo di Alzheimer e 304 individui di un gruppo di controllo. ''I nostri esperimenti, condotti grazie alla collaborazione con diversi centri - afferma Niklas Mattsson, autore dello studio - riguardano un campione molto ampio. I biomarcatori individuati potrebbero portare a trial clinici per nuovi trattamenti contro l'Alzheimer''.

domenica 13 settembre 2009

Alzheimer: FRUTTA, DIETA MEDITERRANEA E SPORT RIDUCONO IL RISCHIO DI AMMALARSI DEL 60 %


Sport e dieta mediterranea riducono il rischio di Alzheimer:lo conferma uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association.Secondo gli esperti, che per 5 anni hanno seguito 1.880 anziani sani, un'alimentazione ricca di frutta e povera di carni rosse ABBINATA ALLA ginnastica diminuisce il rischio Alzheimer .
E' il risultato di uno studio guidato da Nikos Sarmeas della Columbia University e pubblicato su Journal of the American Medical Association (JAMA). Lo studio, condotto su 1880 anziani, con un'eta' media di 77 anni, di una comunita' multi-etnica newyorkese, ha analizzato il livello di attivita' di fisica e le abitudini alimentari. Dallo studio e' emerso che soggetti fisicamente attivi avevano un 33% di riduzione del rischio del morbo di Alzheimer, mentre coloro che avevano aderito ad un tipo di dieta mediterranea avevano ridotto il rischio del 40%. La progressiva associazione di una buona attivita' fisica e di una dieta mediterranea aveva ridotto del 60% il rischio di Alzheimer. ''Questo studio - afferma Nikos Scarmeas - e' importante perche' dimostra che le persone possono essere in grado di alterare il loro rischio di sviluppare il mordo di Alzheimer, modificando il loro stile di vita attraverso la dieta e l'esercizio fisico''.

venerdì 11 settembre 2009

INTELLIGENZA: DIPENDE DALLA STRUTTURA DEL CERVELLO


Tanto piu' grande e' il cervello, tanto piu' si e' intelligenti. Non e' piu' un luogo comune: l'intelligenza dipende dallo sviluppo della struttura del cervello. E' quanto emerge dallo studio pubblicato su Association for Psychological Science dai ricercatori dell'Universita' di Bufalo (New York, Usa). Le dimensioni della corteccia cerebrale contribuiscono a determinare la differenza intellettiva tra gli individui: ''Una struttura cerebrale piu' ampia - spiega Eduardo Mercado, il ricercatore che ha guidato lo studio - migliora la plasticita' cognitiva, ossia la capacita' di apprendimento, di ricordare le informazioni e di elaborare i problemi''.
La ricerca ha dimostrato che una corteccia piu' sviluppata e' indice di una maggiore capacita' intellettuale: ''Identificare, dunque, il modo in cui funzionano i moduli corticali - conclude Mercado - potrebbe consentire di comprendere il motivo per cui alcune persone sono piu' intelligenti di altre e perche' le capacita' cognitive di ciascuno si modificano a seconda dell'eta'''.

giovedì 10 settembre 2009

propoli: protegge dall'ipertermia


Un nuovo rimedio contro l'ipertermia negli atleti arriva dalla farmacia delle api. Secondo uno studio, pubblicato dall'Institute of Food Technologists e condotto da Yu-Jen Chen della Chinese Culture University in Taiwan, il propoli, da sempre utilizzato dalle api nei propri alveari, puo' proteggere gli sportivi dallo stress termico.

L'ipertermia e' il fenomeno di surriscaldamento del corpo durante un esercizio prolungato e causa affaticamento o disidratazione. Per effettuare la ricerca e' stato esaminato il sangue di 30 ciclisti, impegnati in gare di resistenza dai due ai quattro anni prima dello studio e che nei quattro mesi precedenti non avevano partecipato ad alcuna gara sportiva.

E gli effetti sono stati positivi a piu' livelli.

Il
propoli e' una sostanza gia' ampiamente utilizzata nella medicina popolare; il suo principio attivo e' infatti riconosciuto come antiossidante e anti-infiammatorio.

martedì 8 settembre 2009

DNA: I jumping genes (GENI CHE SALTANO) CI RENDONO UNICI


Piu' delle impronte digitali, a rendere unico ogni individuo sono i ''jumping genes'', letteralmente ''i geni che saltano''. Ad affermarlo e' uno studio condotto dall'equipe guidata da Fred Gage del Salk Insitute, in California, secondo il quale il cervello umano contiene, inaspettatamente, un elevato numero di ''elementi mobili'' o ''geni che saltano'' - dall'inglese ''jumpig genes'', appunto - ovvero piccoli frammenti extra di Dna che, replicandosi secondo il meccanismo del ''copia e incolla'', creano variazioni all'interno del codice genetico delle cellule cerebrali. ''Questo procedimento rappresenta un potenziale straordinario perche' crea un meccanismo neuronale di diversita' che rende ogni persona unica'', afferma Gage.

''Il cervello dispone, infatti, di cento miliardi di neuroni, con altrettante connessioni. Ma e' grazie a questi 'pezzi mobili' presenti nel Dna che i singoli neuroni hanno quelle particolarita' in piu' che rende ogni individuo unico rispetto agli altri''.

lunedì 7 settembre 2009

memorizzazione: MEMORIZZA MEGLIO chi SI DISTRAE MENO


Le persone dotate di una maggiore capacita' di memorizzazione tendono a distrarsi meno. E' quanto emerge dallo studio pubblicato su Neuroscience dai ricercatori dell'University of Oregon, secondo cui e' piu' facile catturare l'attenzione di chi ha poca memoria. La ricerca e' stata condotta su 84 studenti che sono sottoposti a quattro diversi esperimenti, durante i quali la loro attivita' cerebrale e' stata monitorata attraverso un'elettroencefalografia. Dall'analisi e' emerso che i ragazzi che avevano piu' memoria riuscivano piu' facilmente a ignorare le distrazioni e rimanere focalizzati sui compiti loro assegnati. ''E' possibile - afferma Edward K. Vogel, che ha guidato lo studio - paragonare la memoria di una persona a quella di un computer: maggiore e' la Ram, migliori sono le capacita' di elaborazione. Cosi' gli studenti con piu' memoria tendono piu' facilmente ad ignorare le distrazioni''.

domenica 6 settembre 2009

MEMORIA: nel DEL VISO IL SEGRETO DELLA PERDITA DI MEMORIA


Forma del viso e declino cognitivo sembra che, negli uomini, vadano di pari passo. Secondo uno studio condotto da alcuni psicologi dell'Universita' di Edimburgo e pubblicato sulla rivista Evolution and Human Behaviour, uomini con volti simmetrici hanno meno probabilita' di perdere la memoria e di subire il declino delle capacita' intellettuali in eta' adulta. Gli studiosi, analizzando un sondaggio condotto dal 1932 sui volti di 216 donne e uomini scozzesi, hanno riscontrato un nesso tra condizione fisica e declino mentale di uomini di eta' compresa tra i 79 egli 83 anni. La simmetria del viso, sostengono i ricercatori, e' sintomo di un minor numero di disturbi genetici e ambientali nel percorso di vita. Per i ricercatori non sono riscontrabili risultati simili nelle donne. Rispetto agli uomini, infatti, il loro dna e' diverso in materia di invecchiamento, oltre al fatto che, vivendo in media di piu', ogni fenomeno di declino e' spostato in avanti.

sabato 5 settembre 2009

barbabietola rossa: IL MIGLIOR INTEGRATORE!!!


Basta bibite dai colori improbabili e intrugli di sali minerali. Secondo uno studio dell'Università dell'Exeter, il miglior integratore è il succo di barbabietola rossa, in grado di incrementare la resistenza allo sforzo fino al 16%. I nitrati contenuti nella verdura, infatti, consentirebbero una riduzione dell'assorbimento dell'ossigeno, rendendo l'attività fisica meno faticosa. I ricercatori sono convinti che la loro scoperta possa aiutare non sono gli amanti delle attività fisiche che richiedono un ingente apporto energetico, ma anche chi ha qualche problema cardiovascolare o respiratorio. L’assunzione di barbabietola, infatti, comporta anche una diminuzione della pressione sanguigna.

LA RICERCA - L'esperimento chiave è stato effettuato su otto ciclisti tra i 19 e 38 anni, ai quali è stato somministrato mezzo litro di succo rosso per sei giorni consecutivi, prima di una serie di test atletici. È stato calcolato che la barbabietola ha consentito agli sportivi di coprire una distanza predeterminata in un arco di tempo inferiore del 2% rispetto a quello impiegato dopo l’assunzione di un tradizionale placebo. Un dieta a base di questa «bevanda magica» sarebbe, secondo il Journal of Applied Physiology, addirittura più efficace dei risultati che si possono raggiungere attraverso un allenamento costante e metodico.

EFFETTO POCO CHIARO - Gli scienziati non sono ancora certi delle motivazioni che comportano un tale potenziamento della resistenza. Il principale indiziato è il nitrato, che nel corpo si trasforma in ossido di azoto e riduce la quantità di ossigeno combusta durante lo sforzo fisico. «Un effetto che finora non può essere ottenuto da nessun altro strumento conosciuto, allenamento compreso», come racconta alla Bbc il professor Andy Jones, personal trainer dell’atleta britannica Paula Radcliffe. Anche se il suo collega John Brewer tiene a precisare che «l'allenamento e l’esercizio fisico, accompagnati da una dieta strutturata, saranno sempre gli ingredienti fondamentali per uno stile di vita sano ed equilibrato».

aids: PG9 e PG16 anticorpi con la capacita' di neutralizzare il virus dell'Hiv

Sono stati scoperti due nuovi 'superanticorpi' con un'elevata capacita' di neutralizzare il virus dell'Hiv. Il risultato, pubblicato su Science Express, si deve a un gruppo di ricerca americano dell'International AIDS Vaccine Initiative (IAVI) e dello Scripps Research Institute. Gli anticorpi si chiamano PG9 e PG16 e, secondo i ricercatori, potrebbero aiutare a svelare il tallone di Achille del virus aprendo la porta allo sviluppo di efficaci vaccini anti Aids.

INFLUENZA SUINA: NUOVA INFLUENZA, 395 NUOVI CASI CON 9 DECESSI IN EUROPA

Il virus della nuova influenza A/H1N1 continua a espandersi nel mondo. In particolare, come rileva l'European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) nel rapporto pubblicato quotidianamente online sulla diffusione del virus, nelle ultime 24 ore ci sono stati in Europa 395 nuovi casi con 9 decessi, uno in Italia, uno in Grecia, due in Spagna e cinque nel Regno Unito, per un totale di 48.223 casi registrati da aprile, di cui 120 decessi.

Il maggior numero di casi si registra sempre in Germania (251 nelle ultime 24 ore per un totale di 16.835) e nel Regno Unito (97 casi nelle ultime 24 ore per un totale di 13.192), seguito dal Portogallo (2.624), Italia (2.058), Grecia (1.839) e Spagna (1.538). Nel resto del mondo sono invece stati registrati 36 nuovi decessi per un totale di 3.195.

venerdì 4 settembre 2009

ENERGIA RINNOVABILE: DAI FORNI CREMATORI SI ALIMENTERANNO sistemi di riscaldamento.SUCCEDE IN DANIMARCA


L'acqua impiegata per raffreddare le ciminiere potrà essere riciclata per alimentare i sistemi di riscaldamento. Il progetto è stato approvato dal Consiglio Etico danese, che ha paragonato la cosa alle bare sepolte, le quali si riciclano naturalmente contribuendo alla crescita delle piante.

L'attenzione danese per l'ambiente rischia di sconfinare nell'eccesso, rivela l'Economist, raccontando un progetto per ricavare energia dai crematori. L'idea, avanzata da una quindicina di crematori, e' stata approvata dal Consiglio Etico danese, che riunisce scienziati, sacerdoti e filosofi. Tutto nasce da una legge che entro il 2011 impone ai crematori un sistema di filtraggio dei gas tossici. Per farlo sara' necessario raffreddare con l'acqua le ciminiere degli impianti portando la temperatura da 800 a 180 gradi. L'acqua impiegata verrebbe poi riciclata per alimentare i sistemi di riscaldamento. Il Consiglio etico ha rilevato che le bare sepolte nella terra si riciclano naturalmente, contribuendo alla crescita delle piante, e quindi ha dato il suo via libera.

Del resto, fin dal 2006, i 31 crematori danesi hanno iniziato a vendere le protesi di metallo rimaste dopo la cremazione dei morti. Allan Vest, presidente dell'associazione dei crematori danesi, ha affermato che cosi' sono stati ricavati 4.810 chili di metallo, venduti per un totale di 15mila dollari ad una societa' olandese di riciclo di metalli. Tale riciclo e' stato autorizzato nel 2005, con una legge che tuttavia proibisce l'uso di queste parti metalliche per la realizzazione di opere d'arte.

INFLUENZA SUINA: Nuova influenza, a Genova la sperimentazione del vaccino

L'Istituto di Igiene di Genova è uno dei cinque centri in Italia in cui avviene la sperimentazione del vaccino contro la nuova influenza. Da giorni un centinaio di persone volontarie si è sottoposto alla prima parte del test. Appena saranno pronti i risultati, si partirà con la seconda tranche. Servirà a capire se l'antidoto può essere efficace come è stato elaborato e se deve essere somministrato con una o più dosi. Dall'Istituto genovese bocche cucite sui dettagli della sperimentazione, come previsto dall'accordo con la casa farmaceutica che ha fornito il vaccino. Il direttore Giuseppe Badolati spiega solo che i test stanno andando avanti a ritmo serrato e che come sempre c'è stata un'ottima risposta da parte di chi si è voluto sottoporre volontariamente all'esame. "Io stesso - spiega a Primocanale - ho deciso di fare il test in quanto operatore sanitario". Come ha annunciato ieri l'assessore regionale alla sanità, Claudio Montaldo, il vaccino italiano dovrebbe essere pronto a metà novembre. In Liguria ne arriveranno, in base alla popolazione, circa 230mila dosi.

INFLUENZA SUINA: NUOVA INFLUENZA, IN SICILIA AL VIA PIANO VACCINAZIONI E MONITORAGGIO

Il sistema sanitario regionale della Sicilia, in linea con le altre regioni italiane, si sta attrezzando per l'avvio della campagna vaccinale contro il virus A/H1N1, che, come ipotizzato dal ministero della Salute, potrebbe essere gia' anticipata al prossimo mese di ottobre. La Regione siciliana, inoltre, attivera' entro questo mese, d'intesa con il ministero, un nuovo sistema di sorveglianza attraverso il monitoraggio informatizzato degli eventi che, in Sicilia, integrera' il tradizionale sistema di notifica settimanale dell'andamento dei casi al Ministero della salute e all'istituto superiore della Sanita'.

Nei prossimi giorni le nuove aziende sanitarie dovranno elaborare i piani operativi per la vaccinazione che saranno approvati dal Comitato. Inoltre verra' elaborata una campagna di comunicazione per i cittadini, dal titolo ''Non lasciamoci influenzare'', attraverso i principali organi di stampa e sul sito istituzionale www.regione.sicilia.it/sanita con la diffusione di un documento illustrativo che ribadira' le principali precauzioni da adottare in caso di influenza.

Sono questi i principali risultati della riunione del Comitato regionale per le Pandemie, composto da esperti esterni e da tecnici e rappresentanti dei vari settori coinvolti a livello regionale, che si e' svolta oggi. Il Comitato, gia' nel mese di agosto, aveva predisposto il Piano Regionale per le Pandemie, contenente le linee strategiche regionali e gia' pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della regione Siciliana.

Il Comitato ha preso atto degli indirizzi recentemente forniti dal ministero della Salute ed elaborati d'intesa con le Regioni: e' stato confermato che alla Sicilia sono state assegnate 710.000 dosi per il primo ciclo di vaccinazioni che - come verra' definito nei prossimi giorni a livello nazionale - riguardera' prioritariamente il personale sanitario e di assistenza, personale di pubblica sicurezza e di enti di pubblica utilita' e le categorie a rischio di eta' inferiore ai 65 anni. Le vaccinazioni saranno gratuite.

''La raccomandazione principale per coloro che sono affetti da influenza - ha sostenuto oggi il Comitato - e' quella di rivolgersi sempre, in caso di necessita', al proprio medico curante, il cui ruolo rimane fondamentale''.

Tra l'altro, d'intesa con le principali associazioni di categoria, verra' attivata su tutto il territorio regionale una rete composta da un campione di medici di base che avranno il compito di monitorare l'andamento dei casi ed attuare la sorveglianza virologica secondo il protocollo nazionale Influnet, coordinato dall'Istituto superiore della Sanita'.

Per i casi sospetti, viene data grande importanza alla adozione di precauzioni domiciliari per evitare che quest'ultimi possano entrare in contatto con persone appartenenti alle categorie piu' fragili o a rischio.

INFLUENZA SUINA: NUOVA INFLUENZA, TEST GENETICO PER TROVARLA . SALE IL NUMERO DELLE VITTIME

La caccia del virus con il tampone. I primi a realizzare non uno, ma due test per rilevare l'influenza suina sono stati cinque ricercatori dei laboratori del Pathology Queensland di Brisbane (Australia).
Gli scienziati si sono messi sulle tracce di A/H1N1 alla notizia dei primi casi di febbre suina ad aprile in Messico.
Un lavoro che ha dato i suoi frutti in tempi rapidi, permettendo di diagnosticare il primo caso di influenza in Australia. Per primo e' stato sviluppato un esame per i campioni prelevati con un tampone nasale. I dettagli sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Virology. Si tratta di un test, completamente computerizzato, che utilizza una tecnica di biologica molecolare, la reazione a catena della polimerasi (PCR), grazie alla quale il materiale genetico del virus presente nell'organismo viene evidenziato da segnali ''fluorescenti''. Bersaglio dell'agente virale sono due elementi chiave della sua struttura: l'emoagglutinina e la neuraiminidasi.

Aumentano le vittime della nuova influenza A/H1N1 nel mondo.
''Ci sono ora 2.837 casi di morte attribuili alla pandemia per A/H1N1'', ha detto il portavoce dell'Oms, Gregory Hartl.
Il dato evidenzia un incremento di 652 decessi rispetto allo scorso aggiornamento pubblicato la settimana scorsa che ne indicava 2.185.

clima: rondini tradite dal clima usignoli scomparsi


A settembre, in un tempo che ormai ci pare lontano, era normale vedere i prepa­rativi che le rondini facevano in previsio­ne del lungo viaggio che le avrebbe ripor­tate in Africa a svernare. C’era il richiamo e l’addestramento al loro primo viaggio dei nuovi nati; c’era il riunirsi in stormi vieppiù consistenti. I raduni premigrato­ri, li chiamavano gli esperti. Ma, a parte questi, chi ancora s’accorge, e forse addi­rittura ha nostalgia, dell’immagine bella di quell’affollarsi di rondini una volta consueta e ormai così rara? Quante sono, al giorno d’oggi, le persone che, per sensibilità e soprat­tutto per l’esperienza acquisita in tem­pi lontani, sa ancora percepire e legge­re i tanti piccoli segni — segni spesso d’allarme — che l’ambiente costante­mente ci invia?

In molte zone del nostro Paese sono, per esempio, scomparsi gli usignoli. Era una gioia sentirne il canto notturno bello e toccante. E chi ancora ha memoria dei concerti, pure notturni, dei grilli, o di quelli diurni delle cicale? Eppure i segnali sono, o almeno sareb­bero, chiari e forti, e proprio le rondini, al proposito, avrebbero molto da raccon­tarci. Perché loro sono animali straordi­nariamente specializzati. Anche se il de­clino di questi un po’ magici uccelli è ini­ziato ormai da molto tempo (e la Lipu, la lega italiana protezione uccelli, non ha mai smesso di allertarci) tutti sappiano che le rondini si nutrono volan­do, tenendo il loro grande becco — una trappola naturale — ben spalancato. Eb­bene, se gli insetticidi hanno fatto fuori la maggior parte degli insetti volanti, op­pure, quelli rimasti, li hanno resi veleno­si, per le rondini c’è ben poco da fare. E lo stesso può dirsi per le loro notturne controfigure, i pipistrelli. Le rondini, ho scritto prima, sono ani­mali specialisti: hanno cioè messo a pun­to, nei tempi lunghi della loro evoluzio­ne, un raffinato, talora pressoché perfet­to, modo di stare al mondo, adattandosi a un tipo di ambiente prevedibile e stabi­le. E ho scritto «i tempi lunghi della loro evoluzione», perché si tratta di evoluzio­ne biologica, un processo che appunto è sempre lentissimo.

Ma ecco allora dove sta il problema: ebbene, il problema sta in noi, in noi Homo sapiens, una specie che, piuttosto straordinariamente, è in grado di cambiare il suo comportamen­to non per evoluzione biologica, ma cul­turale. Il che significa, tra l’altro, il saper de­terminare — e sempre più col passare del tempo — anche repentini cambia­menti ambientali. Così i cosiddetti am­bienti stabili e prevedibili, essenziali per l’evolversi degli specialismi biologi­ci, la smettono di essere tali. E gli ani­mali specialisti, come le rondini e i pipi­strelli, se ne vanno decisamente in cri­si. È la biologia, in parole povere, che non tiene il passo, sempre più rapido della nostra, spesso sconsiderata, evolu­zione culturale. Ecco allora che questo nostro tempo, che poi è tempo di crisi ecologica, segna il trionfo di quelle specie che sono l’op­posto degli specialisti, e cioè gli animali detti generalisti. Sono specie adattate a vivere in ambienti instabili e pertanto scarsamente prevedibili oppure, addirit­tura, a vivere la vita avventurosa degli animali colonizzatori. Specie, insomma, che in un modo o nell’altro se la cavano sempre. Furbe e opportuniste, con po­che regole scritte nel loro Dna e invece con raffinate capacità di apprendimento. Specie che, un po’ eufemisticamente, vengono denominate «problematiche», quali i topi e i ratti, i colombi, gli scara­faggi, anche i cinghiali, in un certo sen­so. Ebbene, queste specie, generalmen­te, occupano gli spazi lasciati liberi dagli specialisti sconfitti banalizzando così i differenti ambienti, un tempo ricchi dei cosiddetti «endemismi». Forme cioè che si trovavano, rendendoli l’uno dall’altro unici, ciascuna in un ambiente particola­re. Adatte ad esso e ad esso soltanto.

C’è, infine, un altro segnale che l’am­biente ci manda: la presenza di tantissi­me specie esotiche, installatesi perché sfuggite alla cattività o, peggio ancora, perché rilasciate per scopi venatori o di pesca. Che ci fanno, per esempio, i va­riopinti pappagalli che volano tra le pal­me di Palermo, di Genova, di Roma e di altre nostre città? E che ci fa nei nostri maggiori corsi d’acqua il siluro del Da­nubio, un gigantesco pesce-gatto? Ecco allora che, in questi casi, peraltro assai frequenti, la banalizzazione addirittura si internazionalizza e noi possiamo par­lare, a pieno titolo, di globalizzazione zoologica.
fonte:corriere.it

ESTATE 2009: al quarto posto per caldo dal 1800

L'estate del 2009 si posiziona al quarto posto tra le piu' calde dal 1800 a conferma dei cambiamenti climatici in atto anche in Italia. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell''Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna (Isac-Cnr), dai quali emerge anche che le temperature medie dell'estate 2009 sono state superiori di 1,88 gradi rispetto alla media di confronto del periodo 1961-1990. Ad influenzare il risultato stagionale e' stato soprattutto il mese di agosto che - sottolinea la Coldiretti - si classifica al terzo posto per temperatura media e al quarto per scarsa piovosita', sulla base delle rilevazioni effettuate negli ultimi due secoli.

Se le ultime tre estati si sono classificate tutte nella top ten delle estati piu' calde degli ultimi 200 anni, il record assoluto delle alte temperature e' stato fatto segnare dal 2003 a dimostrazione - continua la Coldiretti - dell'intensificarsi della frequenza con cui si verificano eventi estremi.

Il caldo dell'estate 2009 - sostiene la Coldiretti - ha favorito l'evapotraspirazione nelle piante che hanno messo in atto meccanismi di protezione che hanno portato all'ingiallimento precoce delle foglie in ciliegi, peschi e ippocastani ma anche alla loro caduta ben visibile nei salici. Nelle case, nei giardini e nei campi coltivati si sono impennate le richieste di acqua da parte delle piante che hanno bisogno di mantenere un adeguato livello di idratazione per non rischiare di seccare sotto i raggi del sole. In difficolta' - precisa la Coldiretti - ci sono le coltivazioni di mais necessarie per l'alimentazione degli animali che necessitano di una adeguata irrigazione, mentre la vendemmia e' iniziata con un anticipo in media di 10 giorni ed una produzione di qualita' ma contenuta sui 46 - 47 milioni di ettolitri ben al di sotto della media degli ultimi cinque anni.

Nel mondo animale le rondini sono confuse e solo in parte hanno iniziato la partenza e altre si sono fermate per le alte temperature del mese di agosto e l'assenza di pioggia, mentre le api stremate dal caldo volano meno e tendono a rimanere a terra senza riuscire piu' a prendere il polline e le mucche nelle stalle - sostiene la Coldiretti - soffrono l'afa e producono fino al 15 per cento di latte in meno.

L'arrivo del maltempo al nord, con la pioggia caduta a Roma dopo due mesi di assenza, e' destinato dunque a portare benefici alle coltivazioni anche se preoccupa - conclude la Coldiretti - l'andamento climatico tropicale con il grande caldo interrotto da temporali violenti accompagnati da grandine e forte vento particolarmente pericolosi per l'attivita' agricola in questa fase stagionale, che si sono verificati a macchia di leopardo in tutta la penisola provocando danni da milioni di euro.