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mercoledì 30 settembre 2009

NOD2: molecola cellulare che difende dai virus respiratori


Trovata una nuova molecola cellulare che difende dai virus respiratori. Chiamata con la sigla NOD2 e' stata individuata da due microbiologi del Texas Health Science Center di San Antonio. Dallo studio, pubblicato on-line sulla rivista Nature Immunology, e' emerso come questa molecola cellulare non solo sia capace di individuare due fra i piu' pericolosi virus respiratori, come il VRS (Virus respiratorio sinciziale) e l'influenza A, ma anche di istruire le cellule a difendersi contro di loro. ''Un importante passo avanti - afferma Joel Baseman, professore di microbiologia e immunologia del Texas Health Science Center - nella comprensione del comportamento dei virus respiratori e dei meccanismi di risposta immunitari, che costituisce la base per terapie innovative capaci di migliorare le risposte di ricezione per le malattie infettive''.

martedì 29 settembre 2009

osteoporosi: CANNABIS COMBATTE OSTEOPOROSI NEGLI ANZIANI


Rende piu' fragili femori e tibie dei piu' giovani ma protegge dall'osteoporosi gli anziani. Lo sostengono gli scienziati dell'Universita' di Edimburgo (Scozia) che hanno esaminato gli effetti paralleli della sostanza sull'apparato scheletrico di adolescenti e adulti, scoprendo che molto cambia con l'eta'.

Il gruppo di ricerca, il cui lavoro e' stato pubblicato su Cell Metabolism, ha infatti dimostrato che il consumo di cannabis attiva una molecola presente naturalmente nel corpo, il recettore CB1, che e' anche coinvolto nello sviluppo dell'osteoporosi, malattia degenerativa che indebolisce progressivamente le ossa. Lo studio sui topi, geneticamente privati del recettore, ha dimostrato che da giovani il rischio e' alto: le ossa crescono meno forti del normale. Col passare del tempo, invece, nella popolazione anziana, la stessa sostanza puo' impedire la formazione degli accumuli di grasso responsabili dell'osteoporosi.

''Sono solo risultati parziali - avverte Stuart Ralston, a capo dei reumatologi scozzesi - ma ampliando i test potremo avere nuovi strumenti per contrastare l'osteoporosi negli adulti''.

norovirus: DAL TABACCO VACCINO CONTRO IL VIRUS DA CROCIERA


Ha una cattiva fama, destinata pero' a cambiare. Dal tabacco bioingegneri americani sono pronti ad estrarre un vaccino contro i norovirus, una famiglia di agenti virali che provoca rapidi quanto fastidiosi sintomi di gastroenterite, soprattutto diarrea e vomito.
Chiamati anche ''virus da crociera'' per la velocita' e facilita' con la quale si diffondono nei luoghi chiusi come navi, caserme e ospedali - bastano 10 particelle per infettare un gran numero di persone -, adesso gli imprendibili norovirus potrebbero avere un nuovo nemico: un siero sviluppato dalle piante di tabacco presentato dall'immunologo Charles Antzen durante il 238esimo Congresso della Societa' Americana di Chimica in corso a Washington (Usa).

Per realizzare l'antidoto al norovirus sono state impiegate delle proteine ''travestite'' dal microrganismo nocivo, poi introdotte nel tabacco e lasciate ''crescere''.
L'estratto purificato della pianta inganna il sistema immunitario umano che cosi' si rinforza dalle aggressioni successive del virus ''originale''. La sperimentazione clinica del vaccino partira' gia' dal prossimo anno e secondo i suoi inventori bastera' una dose ogni 12-18 mesi, anche sotto forma di spray nasale, per garantire uno scudo contro le infezioni.

domenica 27 settembre 2009

sport dipendenza: l'esercizio fisico può diventare anche una droga.


Si chiama ''sport-dipendenza'' ma non interessa quelli che guardano partite di calcio e gare di atletica dal divano di casa. Scienziati americani della Tufts University (Massachusetts, Usa) hanno infatti scoperto che l'esercizio fisico puo' diventare anche una droga.

L'altra faccia dello sport, che fa bene quando e' moderato ma non quando diventa una mania, e' stata scoperta in laboratorio e lo studio pubblicato sulla rivista Behavioral Neuroscience. L'iperattivita' motoria ha avuto sui topi gli stessi effetti dei farmaci che curano la tossicodipendenza.
Un tipo di relazione giu' osservata in una nuova malattia, la cosiddetta anoressia atletica, che associa il disturbo alimentare di chi vuole dimagrire a tutti i costi a un bisogno continuo di allenarsi per perdere ancora piu' peso.

''L'attivita' fisica, come l'abuso di droghe, porta all'attivazione di neurotrasmettitori come le endorfine e la dopamina, che sono coinvolti nel senso di ricompensa'', spiega uno degli autori dello studio, Robin Kanarek. Per i pigri, invece, nessuna giustificazione alibi. ''Lo sport, come qualsiasi altra attivita', va fatta con moderazione'', avvertono gli scienziati. In quel caso non c'e' pericolo di diventarne drogati.

sabato 26 settembre 2009

ISOLE Tuvalu: entro il 2020, 00% di energia rinnovabile


Lo stato insulare delle Tuvalu, 9 isole perdute nell'immenso Oceano Pacifico, che riuschiano di scomparire a causa dei cambiamenti climatici, puntano ad alimentarsi al 100% di energia rinnovabile entro il 2020. Le isole, grandi appena 26 chilometri quadrati e con solo 12.000 abitanti, poste a meta' strada tra le Hawaii e l'Australia, con un'altitudine massima 4,5 metri e la maggior parte del territorio a meno di un metro sul livello del mare. L'investimento stimato dal governo di Funati e' di poco piu' di 20 milioni di dollari a cui potrebbe far fronte grazie alle donazioni di ''e8'', un consorzio di compagnie elettriche dei Paesi del G8 di cui fa parte anche l'italiana Enel insieme ad American electric power, Duke energy, Hydro-Que'bec, Ontario power generation, Edf, Rwe Ag, Jsc''RusHydro'', Kansai electric power, Tokyo electric power. La copertura gia' realizzata per il piu' grande stadio di calcio delle Tuvalu fornisce il 5% dell'energia a famiglie, strutture sanitarie e piccole e medie imprese della capitale Funauti e ha consentito al piccolo stato di risparmiare 17.000 litri le importazioni di gasolio dalla Nuova Zelanda e di ridurre le emissioni di 50 tonnellate di CO2. Il governo delle Tuvalu sta lavorando, infatti, per espandere il progetto iniziale dell'e8 costato 410.000 dollari da 40 a 60 kW e poi per estendere la solarizzazione alle isole esterne, entro la fine di quest'anno, con uno stanziamento di 800.000 dollari, anche per produrre 46 chilowatt di energia solare per la scuola secondaria di Motufoua a Vaitupu, un progetto in via di realizzazione e che ha il sostegno del governo italiano. ''Ringraziamo coloro che stanno aiutando Tuvalu a ridurre la sua impronta ecologica - ha dichiarato il ministro per le public utilities and Industries, Kausea - cosi' si rafforzera' la nostra voce nei prossimi negoziati internazionali. E noi attendiamo con ansia il giorno in cui il nostro Paese offrira' un esempio per tutti: alimentato interamente da risorse naturali come il sole e il vento''.

giovedì 24 settembre 2009

OGNI DONNA PIANGE IN MEDIA 16 MESI


Un anno e mezzo lo passano a piangere, mese piu' mese meno. La conferma che le donne hanno la lacrima facile arriva da un sondaggio ''estivo'' lanciato da un sito web britannico. ''Quante ore piangete ogni settimana?'', hanno chiesto gli autori del blog. Hanno risposto 3.000 signore inglesi di tutte l'eta'. Un paio di calcoli e la statistica e' pronta: una donna trascorre in media 2 ore e 13 minuti a settimana in pianti inconsolabili.

In tutto, fanno 16 mesi di vita passati tra kleenex e cedimenti di rimmel. La conferma della scienza non c'e', ma l'esperienza diretta delle intervistate non lascia dubbi in proposito. A far piangere le donne ci pensano soprattutto la fine di una storia d'amore, al secondo posto ci sono i film romantici ''strappa-lacrime'', al terzo la perdita di una persona cara.

mercoledì 23 settembre 2009

osteoartrite: VCAM-1 è predittore di rischio di grave osteoartrite'.


Individuare i marker predittivi dell'osteoartrite grave: un nuovo studio e' stato il primo a individuare i marker della patologia dai livelli di VCAM-1 (molecola di adesione delle cellule vascolari-1) presenti nell'organismo. Lo studio, guidato da Georg Schett dell'Universita' di Erlangen-Norimberga di Erlangen, in Germania, e' stato pubblicato nel numero di agosto di Arthritis & Rheumatism.

L'osteoartrite, caratterizzata da dolore, perdita della funzione articolare e riduzione della mobilita' articolare e della forza muscolare, e' il piu' comune disturbo nel mondo e rappresenta una delle principali cause di disabilita'. A differenza della maggior parte delle altre patologie molto diffuse, poco si sa sulle sue origini e su quei fattori che possono prevederne lo sviluppo.

Lo studio ha coinvolto 912 individui sani di Brunico (Italia) 60 dei quali sottoposti a intervento chirurgico all'anca o al ginocchio a causa dell'osteoartrite grave.

Dalle analisi del sangue dei soggetti e' risultato che i livelli di VCAM-1 erano molto elevati nelle persone che avevano subito l'operazione all'anca o al ginocchio, ed erano massimi nelle persone che avevano subito la sostituzione di entrambe le articolazioni. ''Il livello di VCAM-1 e' emersa dunque come un importante predittore di rischio di grave osteoartrite''.

martedì 22 settembre 2009

coralli: gabbie elettriche in fondo al mare aiutano la ricrescita

Enormi gabbie elettriche in fondo al mare aiutano la ricrescita

Nelle Maldive sono usate con successo gabbie d'acciaio attraversate da corrente elettrica a basso voltaggio per far ricrescere i coralli. L'elettricita' innesca una reazione chimica che porta il carbonato di calcio che si trova nell'acqua di mare a depositarsi sulla struttura. I coralli, a quanto pare, trovano la cosa 'irresistibile' anche perche' usano il calcio per il loro le strutture abitative delle loro colonie e, in breve tempo, la gabbia ne e' stata ricoperta.

lunedì 21 settembre 2009

booster broccolo: HA IL 40% DI ANTIOSSIDANTI IN PIù.

Scienziati australiani hanno sviluppato la prima 'superverdura' al mondo con il 40% in piu' di antiossidanti.I ricercatori del dipartimento industrie primarie del Victoria hanno ottenuto gli ortaggi senza ricorrere all'ingegneria genetica ma con complessi incroci durati 10 anni. I consumatori possono gia' mangiare i 'booster broccoli', mentre test commerciali sono in corso su altri 15 ortaggi, tra cui lattuga, pomodori e peperoni.

booster broccolo : Ogni porzione nutre il doppio ma sul banco del fruttivendolo occupera' lo stesso spazio.

Scienziati australiani hanno infatti sviluppato un super-broccolo che contiene fino al 40% di antiossidanti in piu' dei vegetali normali. ''E senza ricorrere a tecniche di ingegneria genetica'', precisa Rod Jones, a capo della squadra del Victoria's Department of Primary Industries (Australia) che ha ''creato'' naturalmente il nuovo concentrato di salute.

Il vegetale, gia' ribattezzato ''booster broccolo'', secondo quanto riporta l'Abc arrivera' presto in commercio avvolto con cura in fogli di plastica protettiva per mantenere intatte le proprieta' e il prezioso contento di antiossidanti. Queste sostanze naturali, ricordano gli studiosi australiani, si sono dimostrate capaci di rallentare l'invecchiamento e di proteggere da numerose malattie, a partire dal tumore. ''Il nostro broccolo - spiega Jones - e' piu' dolce rispetto alle altre varieta' perche' ha un contenuto piu' elevato di zucchero''.

Affidandosi solo a innesti e tecniche naturali e selezionando i semi di oltre 400 varieta', Jones e compagni hanno individuato l'incroci ottimale per ''coltivare'' il broccolo delle meraviglie ma presto, grazie ad un investimento di oltre 20 milioni di dollari da parte di una societa' privata, metteranno a punto altri super-vegetali.

Super-pomodoro, super-peperone e super-lattuga, promettono gli scienziati, sono gia' in pole position.

domenica 20 settembre 2009

colite ulcerosa: troppi Acidi grassi polinsaturi omega 6 possono provocare danni all'intestino


Acidi grassi polinsaturi omega 6 nemici dell'intestino. E' quanto emerge da una ricerca condotta su un campione di cittadini inglesi e pubblicata su Gut, la rivista del British Medical Journal che si occupa di tematiche dell'apparato digerente.

L'acido linoleico che si trova in alimenti come la margarina e gli oli di semi e di noci potrebbe, secondo gli esperti, essere la causa di un terzo dei casi di colite ulcerosa. Al contrario, i ricercatori hanno rilevato come una dieta ricca di acidi grassi omega 3, presenti soprattutto in pesci come il salmone o l'aringa, sia in grado invece di ridurre il rischio di colite ulcerosa fino al 77%. Tuttavia, spiegano gli esperti inglesi, va tenuto in considerazione che, oltre alla dieta, anche fattori come il fumo e lo stress giocano un ruolo di primo piano nella comparsa di malattie infiammatorie intestinali. Un'attenzione particolare, raccomandano quindi gli esperti, allo stile di vita quotidiano.

sabato 19 settembre 2009

ictus silenti: COLPISCONO CHI HA LA PRESSIONE ALTA


Gli ictus ''silenti'' - ovvero quelle forme di attacchi che pur causando danni cerebrali non vengono individuati da chiari sintomi - non sarebbero poi cosi' ''silenti''. E' quanto sostiene lo studio pubblicato da Perminder Sachdev dell'University of New South Wales di Sidney su Neurology, secondo cui questa tipologia di attacchi - piuttosto frequenti nelle persone oltre i 60 anni con pressione alta, pur essendo silenti, non passano inosservati.

Un ruolo determinante nello scatenarsi di questi attacchi sarebbe giocato dallo pressione. La ricerca, che ha coinvolto 477 persone con un'eta' compresa tra i 60 e i 64 anni per quattro anni, ha dimostrato che i pazienti con alta pressione del sangue hanno un rischio del 60% piu' alto. Curare i pazienti con la pressione alta sarebbe quindi per limitare questa tipologia di ictus: ''La pressione sanguigna alta e' curabile, e questo deve essere un obiettivo da raggiungere per la prevenzione delle malattie vascolari'', sottolinea Sachdev.

venerdì 18 settembre 2009

BOTULINO: RIMEDIO PER emicrania


Il botulino per battere il mal di testa? Un nuovo studio dimostra che un lifting puo' cancellare non solo gli anni, ma anche la cefalea. Il rimedio arriva da uno studio pubblicato su Plastic and Reconstructive Surgery. Un tipo di emicrania e' causato da un'irritazione del nervo del trigemino: quando i muscoli attorno a questi rami sono bloccati, come accade dopo un intervento di lifting, il mal di testa sembra avere un arresto. Questo e' uno dei motivi per cui alcuni pazienti hanno trovato sollievo dall'effetto del botulino: ''Abbiamo dimostrato che il trattamento chirurgico di mal di testa e emicrania e' efficace, e che questa operazione puo' avere un impatto sui pazienti non solo eliminando tutti i segni dell'invecchiamento ma anche sulla qualita' della vita per coloro che soffrono di emicrania'', spiega il dottor Bahman Guyuron, autore dello studio. ''Comunque - continua Guyuron - non si deve pensare che con la chirurgia ricostruttiva plastica si possa risolvere completamente il problema dell'emicrania''.

giovedì 17 settembre 2009

cuore : è possibile rigenerare il tessuto cardiaco grazie all'NRG1


Invertire i danni al cuore causati da difetti congeniti o da attacchi cardiaci. Uno studio, pubblicato su Cell e condotto dai ricercatori del Children's Hospital di Boston, indica nel fattore di crescita, neuregulin1 (NRG1), la possibile via per la rivitalizzazione del tessuto necrotizzato e anche per il recupero della sua funzionalita' cardiaca.

Dopo la nascita i cardiomiociti, ovvero le cellule del muscolo cardiaco, smettono di dividersi e di moltiplicarsi; una volta danneggiato, dunque, il tessuto del cuore non si riforma. Dalla scoperta emerge che la rigenerazione e' possibile, e per di piu' senza necessita' di utilizzare le cellule staminali. Grazie all'NRG1, Bernhard Kuhn e Kevin Bersell sono stati in grado di riavviare il ciclo cellulare stimolando le stesse cellule a creare copie di se stesse: ''Anche se molte teorie si sono concentrate sull'utilizzo delle cellule staminali, il nostro lavoro - spiega Kuhn - suggerisce che le staminali non sono necessarie e che la stimolazione differenziata delle cellule del muscolo cardiaco puo' essere una valida alternativa''.

mercoledì 16 settembre 2009

LATTE: benefici per la salute delle ossa, diminuisce in generale del 25% la mortalità , del 60% ictus E PROTEGGE DALLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI


I bambini che bevono molto latte vivono piu' a lungo, secondo uno studio dell'universita' di Bristol e dell'Istituto del Queensland. La ricerca inizio' negli anni '30 e poi riprese nel 2005 quando sono state osservate le associazioni tra le cause di morte dei soggetti esaminati 65 anni prima e le loro diete durante l'infanzia. E chi ha ricevuto un grosso apporto di calcio durante l'infanzia ha poi riscontrato un ridotto rischio di mortalita' a causa di ictus.

Il latte non e' solo una buona fonte di calcio, ma sembra che la sua assunzione in eta' infantile protegga le arterie piu' a lungo. A suggerirlo e' uno studio pubblicato sulla rivista Heart, condotto su 4.374 bambini inglesi su dati raccolti a partire dagli anni '30. I ricercatori dell'Universita' di Bristol e dell'Australia's Queensland Institute of Medical Research hanno dimostrato che l'assunzione quotidiana di latticini non soltanto ha dei benefici per la salute delle ossa, ma diminuisce in generale del 25% la mortalita' e del 60% la possibilita' di andare incontro ad un ictus.

Gli studiosi sono arrivati a queste conclusioni dopo aver valutato lo stato di salute degli stessi bambini 65 anni dopo, riscontrando che chi tra di loro aveva consumato latte e latticini nelle quantita' consigliate dagli esperti era protetto di piu' dalle malattie cardiovascolari. Nonostante formaggi e burro vengano normalmente considerati poco graditi dalle arterie, per la presenza di grassi e colesterolo, lo studio spiega che un apporto moderato ha una significativa influenza su un ormone, chiamato IGF-1 (fattore di crescita insulino-simile), legato ad un minore incidenza di casi di insufficienza cardiaca. La dieta ''salva-arterie'' comprende tre porzioni di latticini: un bicchiere di 200 ml di latte, un vasetto di yogurt e un piccolo pezzo di formaggio, ricordano gli esperti, forniscono alle persone il giusto fabbisogno giornaliero di calcio e una prolungata protezione dalle malattie cardiovascolari.

Un livello alto di calcio nelle arterie potrebbe essere in grado di predire futuri eventi cardiaci gravi in pazienti gia' affetti da coronaropatia. Ad affermarlo e' uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Department of Nuclear Medicine dell'University of Ludwig-Maximilians di Monaco di Baviera (Germania) guidati da Marcus Hacker e pubblicato nell'edizione online di Radiology.

Attualmente il livello di calcio nelle coronarie viene monitorato come esame di screening o in casi sospetti di coronaropatie. Il nuovo studio dimostra invece che la quantita' di calcio nei vasi coronarici puo' essere di alto valore predittivo per attacchi di cuore gravi o mortali anche nei casi gia' noti di coronaropatia, ''indipendentemente dall'eta', dal sesso e da altri fattori di rischi cardiovascolari presenti nel paziente'', spiega Hacker.

La coronaropatia e' una condizione nella quale all'interno delle arterie coronariche si formano placche costituite da colesterolo, calcio, grassi e altre sostanze. Quando le placche si accumulano il flusso di sangue al cuore e' ridotto e si possono avere aritmia, attacchi cardiaci o insufficienza cardiaca. ''Abbiamo riscontrato che il calcio sembra svolgere un ruolo importante nel predire successivi attacco di cuore o di morte cardiaca improvvisa - conclude il co-autore Christopher Uebleis - e aggiunge valore prognostico ai risultati diagnostici normalmente utilizzati''.

martedì 15 settembre 2009

acne: SI CURA CON ORMONI E RETINOLO


L'acne, in molti casi, si puo' curare con la pillola. E' quanto emerge dallo studio presentato in occasione dell'American Academy of Dermatology's Summer Academy Meeting 2009 a Boston, dalla dermatologa Bethanee Schlosser, secondo cui la terapia ormonale potrebbe essere in grado di combattere l'acne che si manifesta in eta' adulta.

Nonostante sia considerato un disturbo che affligge gli adolescenti, l'acne colpisce piu' del 50% delle donne di eta' compresa tra i 20 e i 29 anni e piu' del 25% delle quarantenni. ''Lo studio - spiega la Schlosser - ha dimostrato come la terapia ormonale aiuta a sconfiggere il disturbo riducendo l'attivita' del testosterone''. Per completare il percorso terapeutico, conclude lo specialista, ''sarebbe preferibile non utilizzare soltanto la terapia ormonale, ma servirsi anche di creme topiche a base di retinolo''. Il mix, ormoni e retinolo, si configura dunque come la via preferibile.

dolore cronico: L'agopuntura e' in grado di regolare la percezione del dolore cronico nel cervello


L'agopuntura e' in grado di regolare la percezione del dolore cronico nel cervello. E'quanto dimostrato dallo studio di alcuni ricercatori dell'Universita' del Michigan, pubblicato su NeuroImage.
L'agopuntura e' stata da sempre utilizzata nella medicina orientale per il trattamento del dolore mediante l'attivazione di antidolorifici naturali del corpo. Questo studio, pero' e' stato il primo a dimostrare, utilizzando immagini del cervello, come questa tecnica orientale sia in grado di regolare nel cervello la capacita' di disciplinare il dolore cronico. Lo studio e' stato condotto su 20 donne a cui era stata diagnosticata una fibromialgia, che non prendevano farmaci da un anno. Trattate con l'agopuntura, la loro percezione del dolore e' notevolmente migliorata, nell'ordine del 50%. Questi risultati - affermano i ricercatori - potrebbero stimolare una nuova direzione per il campo della ricerca dell'agopuntura.

lunedì 14 settembre 2009

RIFIUTI TOSSICI E SCORIE: Ora si indaghi anche sugli altri casi DI NAVI CARICHE DI RIFIUTI TOSSICI E RADIOATTIVI AFFONDATE

Navi dei veleni, a fondo. L'ultima probabilmente è quella scoperta nel Tirreno Cosentino, grazie alle rivelazioni di un pentito. Sono anni che se ne parla: naufragi dolosi, al largo delle nostre coste e, più spesso, di fronte a quelle dei paesi del terzo mondo, Africa in particolare. «L'importante ritrovamento del relitto affondato a largo di Cetraro speriamo permetterà di affrontare con nuovo vigore le inchieste chiuse forse troppo frettolosamente e le indagini mai correttamente approfondite su una pratica assai diffusa che ha visto, tra gli anni Ottanta e Novanta, una quarantina di navi affondare misteriosamente nei punti più profondi del Mediterraneo». Così Sebastiano Venneri, vicepresidente di Legambiente commenta in una nota il ritrovamento del relitto nel mare di Cosenza.

DOSSIER DAL 1994 - «Abbiamo chiesto un incontro al Procuratore di Paola per offrire il nostro aiuto consegnando i dossier raccolti sin dal 1994 con i primi esposti presentati e l'ampia documentazione assemblata nel tempo sulle misteriose sparizioni di navi che non hanno mai lanciato il may-day mentre gli equipaggi si sono stranamente volatilizzati». Legambiente cita il caso della motonave Nikos I (1985), della Mikigan (1986), della Rigel (1987), della Rosso (ex Jolli Rosso, 1990), della Anni (1989), della Marco Polo (1993), della Koraline (1995). «Ora si riaprano le inchieste - ha concluso Nuccio Barillà di Legambiente Calabria - per perseguire i responsabili e monitorare il pericolo di contaminazione delle acque responsabili di patologie gravi per l'uomo e danni enormi all'ecosistema. Dobbiamo rilanciare la richiesta e l'impegno affinchè si approdi quanto prima alla verità sulle tante vicende legate all'intrigo radioattivo, caratterizzato da connivenze e reticenze a vari livelli e anche morti misteriose. Chiediamo misure serie ed immediate a tutela del diritto di sapere dei cittadini e per scongiurare che nel futuro fatti come questi tornino a verificarsi».

PRELIEVO DEI CAMPIONI - Nel frattempo saranno completate le operazioni di prelievo dei campioni da analizzare nei fondali del mare Tirreno a Cetraro, dove sabato è stato individuato un mercantile con fusti sospetti. Nell'ultimo fine settimana non è stato possibile terminare l'attività a causa delle forti correnti in profondità.

TASK FORCE DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE - Intanto una task force del Ministero dell'Ambiente è pronta a operare nel mar Tirreno al largo della Calabria nella zona dove è stato individuato il relitto. A questo scopo si è svolto un vertice presso il Ministero dell'Ambiente alla presenza anche della Guardia Costiera, che è dotata di unità per la tutela ambientale attrezzate con le più moderne tecnologie. Intanto i mezzi navali antinquinamento utilizzati dal Ministero si stanno già dirigendo nella zona. «Obiettivo - conclude la nota - è quello di mettere in campo tutte le unità e le conoscenze tecniche che possano agevolare l'accertamento di ciò che è sepolto in fondo al Tirreno e, quindi, eventualmente programmare gli interventi necessari a salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica. Il ministero, in considerazione del fatto che la vicenda è oggetto di una inchiesta della magistratura, metterà mezzi e professionalità a disposizione della Procura competente, che è stata già contattata ed informata, al fine di operare in modo coordinato con l'obiettivo di un sollecito accertamento dei fatti e degli eventuali rischi di inquinamento».

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Alzheimer: BIOMARCATORI CEREBROSPINALI SCOVANO LA MALATTIA

Diagnosticare il morbo di morbo di Alzheimer prima che sia troppo tardi: questa la sfida di un team di ricercatori svedesi dell'Universita' di Goteborg che hanno rintracciato nei biomarcatori del fluido cerebrospinale - liquido corporeo che si trova nel sistema nervoso centrale - una chiave per identificare pazienti con un medio deficit cognitivo (Mci - Mild cognitive impairment) che potrebbe progressivamente trasformarsi in Alzheimer. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Jama, il Journal of American Medical Association.
I test, svolti in 12 centri tra l'Europa e gli Stati Uniti, hanno coinvolto 750 soggetti affetti da Mci, 529 con morbo di Alzheimer e 304 individui di un gruppo di controllo. ''I nostri esperimenti, condotti grazie alla collaborazione con diversi centri - afferma Niklas Mattsson, autore dello studio - riguardano un campione molto ampio. I biomarcatori individuati potrebbero portare a trial clinici per nuovi trattamenti contro l'Alzheimer''.

domenica 13 settembre 2009

Alzheimer: FRUTTA, DIETA MEDITERRANEA E SPORT RIDUCONO IL RISCHIO DI AMMALARSI DEL 60 %


Sport e dieta mediterranea riducono il rischio di Alzheimer:lo conferma uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association.Secondo gli esperti, che per 5 anni hanno seguito 1.880 anziani sani, un'alimentazione ricca di frutta e povera di carni rosse ABBINATA ALLA ginnastica diminuisce il rischio Alzheimer .
E' il risultato di uno studio guidato da Nikos Sarmeas della Columbia University e pubblicato su Journal of the American Medical Association (JAMA). Lo studio, condotto su 1880 anziani, con un'eta' media di 77 anni, di una comunita' multi-etnica newyorkese, ha analizzato il livello di attivita' di fisica e le abitudini alimentari. Dallo studio e' emerso che soggetti fisicamente attivi avevano un 33% di riduzione del rischio del morbo di Alzheimer, mentre coloro che avevano aderito ad un tipo di dieta mediterranea avevano ridotto il rischio del 40%. La progressiva associazione di una buona attivita' fisica e di una dieta mediterranea aveva ridotto del 60% il rischio di Alzheimer. ''Questo studio - afferma Nikos Scarmeas - e' importante perche' dimostra che le persone possono essere in grado di alterare il loro rischio di sviluppare il mordo di Alzheimer, modificando il loro stile di vita attraverso la dieta e l'esercizio fisico''.

venerdì 11 settembre 2009

INTELLIGENZA: DIPENDE DALLA STRUTTURA DEL CERVELLO


Tanto piu' grande e' il cervello, tanto piu' si e' intelligenti. Non e' piu' un luogo comune: l'intelligenza dipende dallo sviluppo della struttura del cervello. E' quanto emerge dallo studio pubblicato su Association for Psychological Science dai ricercatori dell'Universita' di Bufalo (New York, Usa). Le dimensioni della corteccia cerebrale contribuiscono a determinare la differenza intellettiva tra gli individui: ''Una struttura cerebrale piu' ampia - spiega Eduardo Mercado, il ricercatore che ha guidato lo studio - migliora la plasticita' cognitiva, ossia la capacita' di apprendimento, di ricordare le informazioni e di elaborare i problemi''.
La ricerca ha dimostrato che una corteccia piu' sviluppata e' indice di una maggiore capacita' intellettuale: ''Identificare, dunque, il modo in cui funzionano i moduli corticali - conclude Mercado - potrebbe consentire di comprendere il motivo per cui alcune persone sono piu' intelligenti di altre e perche' le capacita' cognitive di ciascuno si modificano a seconda dell'eta'''.

giovedì 10 settembre 2009

propoli: protegge dall'ipertermia


Un nuovo rimedio contro l'ipertermia negli atleti arriva dalla farmacia delle api. Secondo uno studio, pubblicato dall'Institute of Food Technologists e condotto da Yu-Jen Chen della Chinese Culture University in Taiwan, il propoli, da sempre utilizzato dalle api nei propri alveari, puo' proteggere gli sportivi dallo stress termico.

L'ipertermia e' il fenomeno di surriscaldamento del corpo durante un esercizio prolungato e causa affaticamento o disidratazione. Per effettuare la ricerca e' stato esaminato il sangue di 30 ciclisti, impegnati in gare di resistenza dai due ai quattro anni prima dello studio e che nei quattro mesi precedenti non avevano partecipato ad alcuna gara sportiva.

E gli effetti sono stati positivi a piu' livelli.

Il
propoli e' una sostanza gia' ampiamente utilizzata nella medicina popolare; il suo principio attivo e' infatti riconosciuto come antiossidante e anti-infiammatorio.

martedì 8 settembre 2009

DNA: I jumping genes (GENI CHE SALTANO) CI RENDONO UNICI


Piu' delle impronte digitali, a rendere unico ogni individuo sono i ''jumping genes'', letteralmente ''i geni che saltano''. Ad affermarlo e' uno studio condotto dall'equipe guidata da Fred Gage del Salk Insitute, in California, secondo il quale il cervello umano contiene, inaspettatamente, un elevato numero di ''elementi mobili'' o ''geni che saltano'' - dall'inglese ''jumpig genes'', appunto - ovvero piccoli frammenti extra di Dna che, replicandosi secondo il meccanismo del ''copia e incolla'', creano variazioni all'interno del codice genetico delle cellule cerebrali. ''Questo procedimento rappresenta un potenziale straordinario perche' crea un meccanismo neuronale di diversita' che rende ogni persona unica'', afferma Gage.

''Il cervello dispone, infatti, di cento miliardi di neuroni, con altrettante connessioni. Ma e' grazie a questi 'pezzi mobili' presenti nel Dna che i singoli neuroni hanno quelle particolarita' in piu' che rende ogni individuo unico rispetto agli altri''.

lunedì 7 settembre 2009

memorizzazione: MEMORIZZA MEGLIO chi SI DISTRAE MENO


Le persone dotate di una maggiore capacita' di memorizzazione tendono a distrarsi meno. E' quanto emerge dallo studio pubblicato su Neuroscience dai ricercatori dell'University of Oregon, secondo cui e' piu' facile catturare l'attenzione di chi ha poca memoria. La ricerca e' stata condotta su 84 studenti che sono sottoposti a quattro diversi esperimenti, durante i quali la loro attivita' cerebrale e' stata monitorata attraverso un'elettroencefalografia. Dall'analisi e' emerso che i ragazzi che avevano piu' memoria riuscivano piu' facilmente a ignorare le distrazioni e rimanere focalizzati sui compiti loro assegnati. ''E' possibile - afferma Edward K. Vogel, che ha guidato lo studio - paragonare la memoria di una persona a quella di un computer: maggiore e' la Ram, migliori sono le capacita' di elaborazione. Cosi' gli studenti con piu' memoria tendono piu' facilmente ad ignorare le distrazioni''.

domenica 6 settembre 2009

MEMORIA: nel DEL VISO IL SEGRETO DELLA PERDITA DI MEMORIA


Forma del viso e declino cognitivo sembra che, negli uomini, vadano di pari passo. Secondo uno studio condotto da alcuni psicologi dell'Universita' di Edimburgo e pubblicato sulla rivista Evolution and Human Behaviour, uomini con volti simmetrici hanno meno probabilita' di perdere la memoria e di subire il declino delle capacita' intellettuali in eta' adulta. Gli studiosi, analizzando un sondaggio condotto dal 1932 sui volti di 216 donne e uomini scozzesi, hanno riscontrato un nesso tra condizione fisica e declino mentale di uomini di eta' compresa tra i 79 egli 83 anni. La simmetria del viso, sostengono i ricercatori, e' sintomo di un minor numero di disturbi genetici e ambientali nel percorso di vita. Per i ricercatori non sono riscontrabili risultati simili nelle donne. Rispetto agli uomini, infatti, il loro dna e' diverso in materia di invecchiamento, oltre al fatto che, vivendo in media di piu', ogni fenomeno di declino e' spostato in avanti.

sabato 5 settembre 2009

barbabietola rossa: IL MIGLIOR INTEGRATORE!!!


Basta bibite dai colori improbabili e intrugli di sali minerali. Secondo uno studio dell'Università dell'Exeter, il miglior integratore è il succo di barbabietola rossa, in grado di incrementare la resistenza allo sforzo fino al 16%. I nitrati contenuti nella verdura, infatti, consentirebbero una riduzione dell'assorbimento dell'ossigeno, rendendo l'attività fisica meno faticosa. I ricercatori sono convinti che la loro scoperta possa aiutare non sono gli amanti delle attività fisiche che richiedono un ingente apporto energetico, ma anche chi ha qualche problema cardiovascolare o respiratorio. L’assunzione di barbabietola, infatti, comporta anche una diminuzione della pressione sanguigna.

LA RICERCA - L'esperimento chiave è stato effettuato su otto ciclisti tra i 19 e 38 anni, ai quali è stato somministrato mezzo litro di succo rosso per sei giorni consecutivi, prima di una serie di test atletici. È stato calcolato che la barbabietola ha consentito agli sportivi di coprire una distanza predeterminata in un arco di tempo inferiore del 2% rispetto a quello impiegato dopo l’assunzione di un tradizionale placebo. Un dieta a base di questa «bevanda magica» sarebbe, secondo il Journal of Applied Physiology, addirittura più efficace dei risultati che si possono raggiungere attraverso un allenamento costante e metodico.

EFFETTO POCO CHIARO - Gli scienziati non sono ancora certi delle motivazioni che comportano un tale potenziamento della resistenza. Il principale indiziato è il nitrato, che nel corpo si trasforma in ossido di azoto e riduce la quantità di ossigeno combusta durante lo sforzo fisico. «Un effetto che finora non può essere ottenuto da nessun altro strumento conosciuto, allenamento compreso», come racconta alla Bbc il professor Andy Jones, personal trainer dell’atleta britannica Paula Radcliffe. Anche se il suo collega John Brewer tiene a precisare che «l'allenamento e l’esercizio fisico, accompagnati da una dieta strutturata, saranno sempre gli ingredienti fondamentali per uno stile di vita sano ed equilibrato».

aids: PG9 e PG16 anticorpi con la capacita' di neutralizzare il virus dell'Hiv

Sono stati scoperti due nuovi 'superanticorpi' con un'elevata capacita' di neutralizzare il virus dell'Hiv. Il risultato, pubblicato su Science Express, si deve a un gruppo di ricerca americano dell'International AIDS Vaccine Initiative (IAVI) e dello Scripps Research Institute. Gli anticorpi si chiamano PG9 e PG16 e, secondo i ricercatori, potrebbero aiutare a svelare il tallone di Achille del virus aprendo la porta allo sviluppo di efficaci vaccini anti Aids.

INFLUENZA SUINA: NUOVA INFLUENZA, 395 NUOVI CASI CON 9 DECESSI IN EUROPA

Il virus della nuova influenza A/H1N1 continua a espandersi nel mondo. In particolare, come rileva l'European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) nel rapporto pubblicato quotidianamente online sulla diffusione del virus, nelle ultime 24 ore ci sono stati in Europa 395 nuovi casi con 9 decessi, uno in Italia, uno in Grecia, due in Spagna e cinque nel Regno Unito, per un totale di 48.223 casi registrati da aprile, di cui 120 decessi.

Il maggior numero di casi si registra sempre in Germania (251 nelle ultime 24 ore per un totale di 16.835) e nel Regno Unito (97 casi nelle ultime 24 ore per un totale di 13.192), seguito dal Portogallo (2.624), Italia (2.058), Grecia (1.839) e Spagna (1.538). Nel resto del mondo sono invece stati registrati 36 nuovi decessi per un totale di 3.195.

venerdì 4 settembre 2009

ENERGIA RINNOVABILE: DAI FORNI CREMATORI SI ALIMENTERANNO sistemi di riscaldamento.SUCCEDE IN DANIMARCA


L'acqua impiegata per raffreddare le ciminiere potrà essere riciclata per alimentare i sistemi di riscaldamento. Il progetto è stato approvato dal Consiglio Etico danese, che ha paragonato la cosa alle bare sepolte, le quali si riciclano naturalmente contribuendo alla crescita delle piante.

L'attenzione danese per l'ambiente rischia di sconfinare nell'eccesso, rivela l'Economist, raccontando un progetto per ricavare energia dai crematori. L'idea, avanzata da una quindicina di crematori, e' stata approvata dal Consiglio Etico danese, che riunisce scienziati, sacerdoti e filosofi. Tutto nasce da una legge che entro il 2011 impone ai crematori un sistema di filtraggio dei gas tossici. Per farlo sara' necessario raffreddare con l'acqua le ciminiere degli impianti portando la temperatura da 800 a 180 gradi. L'acqua impiegata verrebbe poi riciclata per alimentare i sistemi di riscaldamento. Il Consiglio etico ha rilevato che le bare sepolte nella terra si riciclano naturalmente, contribuendo alla crescita delle piante, e quindi ha dato il suo via libera.

Del resto, fin dal 2006, i 31 crematori danesi hanno iniziato a vendere le protesi di metallo rimaste dopo la cremazione dei morti. Allan Vest, presidente dell'associazione dei crematori danesi, ha affermato che cosi' sono stati ricavati 4.810 chili di metallo, venduti per un totale di 15mila dollari ad una societa' olandese di riciclo di metalli. Tale riciclo e' stato autorizzato nel 2005, con una legge che tuttavia proibisce l'uso di queste parti metalliche per la realizzazione di opere d'arte.

INFLUENZA SUINA: Nuova influenza, a Genova la sperimentazione del vaccino

L'Istituto di Igiene di Genova è uno dei cinque centri in Italia in cui avviene la sperimentazione del vaccino contro la nuova influenza. Da giorni un centinaio di persone volontarie si è sottoposto alla prima parte del test. Appena saranno pronti i risultati, si partirà con la seconda tranche. Servirà a capire se l'antidoto può essere efficace come è stato elaborato e se deve essere somministrato con una o più dosi. Dall'Istituto genovese bocche cucite sui dettagli della sperimentazione, come previsto dall'accordo con la casa farmaceutica che ha fornito il vaccino. Il direttore Giuseppe Badolati spiega solo che i test stanno andando avanti a ritmo serrato e che come sempre c'è stata un'ottima risposta da parte di chi si è voluto sottoporre volontariamente all'esame. "Io stesso - spiega a Primocanale - ho deciso di fare il test in quanto operatore sanitario". Come ha annunciato ieri l'assessore regionale alla sanità, Claudio Montaldo, il vaccino italiano dovrebbe essere pronto a metà novembre. In Liguria ne arriveranno, in base alla popolazione, circa 230mila dosi.

INFLUENZA SUINA: NUOVA INFLUENZA, IN SICILIA AL VIA PIANO VACCINAZIONI E MONITORAGGIO

Il sistema sanitario regionale della Sicilia, in linea con le altre regioni italiane, si sta attrezzando per l'avvio della campagna vaccinale contro il virus A/H1N1, che, come ipotizzato dal ministero della Salute, potrebbe essere gia' anticipata al prossimo mese di ottobre. La Regione siciliana, inoltre, attivera' entro questo mese, d'intesa con il ministero, un nuovo sistema di sorveglianza attraverso il monitoraggio informatizzato degli eventi che, in Sicilia, integrera' il tradizionale sistema di notifica settimanale dell'andamento dei casi al Ministero della salute e all'istituto superiore della Sanita'.

Nei prossimi giorni le nuove aziende sanitarie dovranno elaborare i piani operativi per la vaccinazione che saranno approvati dal Comitato. Inoltre verra' elaborata una campagna di comunicazione per i cittadini, dal titolo ''Non lasciamoci influenzare'', attraverso i principali organi di stampa e sul sito istituzionale www.regione.sicilia.it/sanita con la diffusione di un documento illustrativo che ribadira' le principali precauzioni da adottare in caso di influenza.

Sono questi i principali risultati della riunione del Comitato regionale per le Pandemie, composto da esperti esterni e da tecnici e rappresentanti dei vari settori coinvolti a livello regionale, che si e' svolta oggi. Il Comitato, gia' nel mese di agosto, aveva predisposto il Piano Regionale per le Pandemie, contenente le linee strategiche regionali e gia' pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della regione Siciliana.

Il Comitato ha preso atto degli indirizzi recentemente forniti dal ministero della Salute ed elaborati d'intesa con le Regioni: e' stato confermato che alla Sicilia sono state assegnate 710.000 dosi per il primo ciclo di vaccinazioni che - come verra' definito nei prossimi giorni a livello nazionale - riguardera' prioritariamente il personale sanitario e di assistenza, personale di pubblica sicurezza e di enti di pubblica utilita' e le categorie a rischio di eta' inferiore ai 65 anni. Le vaccinazioni saranno gratuite.

''La raccomandazione principale per coloro che sono affetti da influenza - ha sostenuto oggi il Comitato - e' quella di rivolgersi sempre, in caso di necessita', al proprio medico curante, il cui ruolo rimane fondamentale''.

Tra l'altro, d'intesa con le principali associazioni di categoria, verra' attivata su tutto il territorio regionale una rete composta da un campione di medici di base che avranno il compito di monitorare l'andamento dei casi ed attuare la sorveglianza virologica secondo il protocollo nazionale Influnet, coordinato dall'Istituto superiore della Sanita'.

Per i casi sospetti, viene data grande importanza alla adozione di precauzioni domiciliari per evitare che quest'ultimi possano entrare in contatto con persone appartenenti alle categorie piu' fragili o a rischio.

INFLUENZA SUINA: NUOVA INFLUENZA, TEST GENETICO PER TROVARLA . SALE IL NUMERO DELLE VITTIME

La caccia del virus con il tampone. I primi a realizzare non uno, ma due test per rilevare l'influenza suina sono stati cinque ricercatori dei laboratori del Pathology Queensland di Brisbane (Australia).
Gli scienziati si sono messi sulle tracce di A/H1N1 alla notizia dei primi casi di febbre suina ad aprile in Messico.
Un lavoro che ha dato i suoi frutti in tempi rapidi, permettendo di diagnosticare il primo caso di influenza in Australia. Per primo e' stato sviluppato un esame per i campioni prelevati con un tampone nasale. I dettagli sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Virology. Si tratta di un test, completamente computerizzato, che utilizza una tecnica di biologica molecolare, la reazione a catena della polimerasi (PCR), grazie alla quale il materiale genetico del virus presente nell'organismo viene evidenziato da segnali ''fluorescenti''. Bersaglio dell'agente virale sono due elementi chiave della sua struttura: l'emoagglutinina e la neuraiminidasi.

Aumentano le vittime della nuova influenza A/H1N1 nel mondo.
''Ci sono ora 2.837 casi di morte attribuili alla pandemia per A/H1N1'', ha detto il portavoce dell'Oms, Gregory Hartl.
Il dato evidenzia un incremento di 652 decessi rispetto allo scorso aggiornamento pubblicato la settimana scorsa che ne indicava 2.185.

clima: rondini tradite dal clima usignoli scomparsi


A settembre, in un tempo che ormai ci pare lontano, era normale vedere i prepa­rativi che le rondini facevano in previsio­ne del lungo viaggio che le avrebbe ripor­tate in Africa a svernare. C’era il richiamo e l’addestramento al loro primo viaggio dei nuovi nati; c’era il riunirsi in stormi vieppiù consistenti. I raduni premigrato­ri, li chiamavano gli esperti. Ma, a parte questi, chi ancora s’accorge, e forse addi­rittura ha nostalgia, dell’immagine bella di quell’affollarsi di rondini una volta consueta e ormai così rara? Quante sono, al giorno d’oggi, le persone che, per sensibilità e soprat­tutto per l’esperienza acquisita in tem­pi lontani, sa ancora percepire e legge­re i tanti piccoli segni — segni spesso d’allarme — che l’ambiente costante­mente ci invia?

In molte zone del nostro Paese sono, per esempio, scomparsi gli usignoli. Era una gioia sentirne il canto notturno bello e toccante. E chi ancora ha memoria dei concerti, pure notturni, dei grilli, o di quelli diurni delle cicale? Eppure i segnali sono, o almeno sareb­bero, chiari e forti, e proprio le rondini, al proposito, avrebbero molto da raccon­tarci. Perché loro sono animali straordi­nariamente specializzati. Anche se il de­clino di questi un po’ magici uccelli è ini­ziato ormai da molto tempo (e la Lipu, la lega italiana protezione uccelli, non ha mai smesso di allertarci) tutti sappiano che le rondini si nutrono volan­do, tenendo il loro grande becco — una trappola naturale — ben spalancato. Eb­bene, se gli insetticidi hanno fatto fuori la maggior parte degli insetti volanti, op­pure, quelli rimasti, li hanno resi veleno­si, per le rondini c’è ben poco da fare. E lo stesso può dirsi per le loro notturne controfigure, i pipistrelli. Le rondini, ho scritto prima, sono ani­mali specialisti: hanno cioè messo a pun­to, nei tempi lunghi della loro evoluzio­ne, un raffinato, talora pressoché perfet­to, modo di stare al mondo, adattandosi a un tipo di ambiente prevedibile e stabi­le. E ho scritto «i tempi lunghi della loro evoluzione», perché si tratta di evoluzio­ne biologica, un processo che appunto è sempre lentissimo.

Ma ecco allora dove sta il problema: ebbene, il problema sta in noi, in noi Homo sapiens, una specie che, piuttosto straordinariamente, è in grado di cambiare il suo comportamen­to non per evoluzione biologica, ma cul­turale. Il che significa, tra l’altro, il saper de­terminare — e sempre più col passare del tempo — anche repentini cambia­menti ambientali. Così i cosiddetti am­bienti stabili e prevedibili, essenziali per l’evolversi degli specialismi biologi­ci, la smettono di essere tali. E gli ani­mali specialisti, come le rondini e i pipi­strelli, se ne vanno decisamente in cri­si. È la biologia, in parole povere, che non tiene il passo, sempre più rapido della nostra, spesso sconsiderata, evolu­zione culturale. Ecco allora che questo nostro tempo, che poi è tempo di crisi ecologica, segna il trionfo di quelle specie che sono l’op­posto degli specialisti, e cioè gli animali detti generalisti. Sono specie adattate a vivere in ambienti instabili e pertanto scarsamente prevedibili oppure, addirit­tura, a vivere la vita avventurosa degli animali colonizzatori. Specie, insomma, che in un modo o nell’altro se la cavano sempre. Furbe e opportuniste, con po­che regole scritte nel loro Dna e invece con raffinate capacità di apprendimento. Specie che, un po’ eufemisticamente, vengono denominate «problematiche», quali i topi e i ratti, i colombi, gli scara­faggi, anche i cinghiali, in un certo sen­so. Ebbene, queste specie, generalmen­te, occupano gli spazi lasciati liberi dagli specialisti sconfitti banalizzando così i differenti ambienti, un tempo ricchi dei cosiddetti «endemismi». Forme cioè che si trovavano, rendendoli l’uno dall’altro unici, ciascuna in un ambiente particola­re. Adatte ad esso e ad esso soltanto.

C’è, infine, un altro segnale che l’am­biente ci manda: la presenza di tantissi­me specie esotiche, installatesi perché sfuggite alla cattività o, peggio ancora, perché rilasciate per scopi venatori o di pesca. Che ci fanno, per esempio, i va­riopinti pappagalli che volano tra le pal­me di Palermo, di Genova, di Roma e di altre nostre città? E che ci fa nei nostri maggiori corsi d’acqua il siluro del Da­nubio, un gigantesco pesce-gatto? Ecco allora che, in questi casi, peraltro assai frequenti, la banalizzazione addirittura si internazionalizza e noi possiamo par­lare, a pieno titolo, di globalizzazione zoologica.
fonte:corriere.it

ESTATE 2009: al quarto posto per caldo dal 1800

L'estate del 2009 si posiziona al quarto posto tra le piu' calde dal 1800 a conferma dei cambiamenti climatici in atto anche in Italia. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell''Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna (Isac-Cnr), dai quali emerge anche che le temperature medie dell'estate 2009 sono state superiori di 1,88 gradi rispetto alla media di confronto del periodo 1961-1990. Ad influenzare il risultato stagionale e' stato soprattutto il mese di agosto che - sottolinea la Coldiretti - si classifica al terzo posto per temperatura media e al quarto per scarsa piovosita', sulla base delle rilevazioni effettuate negli ultimi due secoli.

Se le ultime tre estati si sono classificate tutte nella top ten delle estati piu' calde degli ultimi 200 anni, il record assoluto delle alte temperature e' stato fatto segnare dal 2003 a dimostrazione - continua la Coldiretti - dell'intensificarsi della frequenza con cui si verificano eventi estremi.

Il caldo dell'estate 2009 - sostiene la Coldiretti - ha favorito l'evapotraspirazione nelle piante che hanno messo in atto meccanismi di protezione che hanno portato all'ingiallimento precoce delle foglie in ciliegi, peschi e ippocastani ma anche alla loro caduta ben visibile nei salici. Nelle case, nei giardini e nei campi coltivati si sono impennate le richieste di acqua da parte delle piante che hanno bisogno di mantenere un adeguato livello di idratazione per non rischiare di seccare sotto i raggi del sole. In difficolta' - precisa la Coldiretti - ci sono le coltivazioni di mais necessarie per l'alimentazione degli animali che necessitano di una adeguata irrigazione, mentre la vendemmia e' iniziata con un anticipo in media di 10 giorni ed una produzione di qualita' ma contenuta sui 46 - 47 milioni di ettolitri ben al di sotto della media degli ultimi cinque anni.

Nel mondo animale le rondini sono confuse e solo in parte hanno iniziato la partenza e altre si sono fermate per le alte temperature del mese di agosto e l'assenza di pioggia, mentre le api stremate dal caldo volano meno e tendono a rimanere a terra senza riuscire piu' a prendere il polline e le mucche nelle stalle - sostiene la Coldiretti - soffrono l'afa e producono fino al 15 per cento di latte in meno.

L'arrivo del maltempo al nord, con la pioggia caduta a Roma dopo due mesi di assenza, e' destinato dunque a portare benefici alle coltivazioni anche se preoccupa - conclude la Coldiretti - l'andamento climatico tropicale con il grande caldo interrotto da temporali violenti accompagnati da grandine e forte vento particolarmente pericolosi per l'attivita' agricola in questa fase stagionale, che si sono verificati a macchia di leopardo in tutta la penisola provocando danni da milioni di euro.

INFLUENZA SUINA: NUOVA INFLUENZA: PRIMO MORTO IN ITALIA all'ospedale Cotugno di Napoli


E' morto questa notte il paziente napoletano di 51 anni ricoverato da giorni all'ospedale Cotugno di Napoli. Cosi' anche in Italia e' stato registrato il primo morto a causa dell'influenza A. ''Alle ore 24,00 - spiega il comunicato dell'ospedale - il paziente D. G. e' deceduto per sepsi da stafilococco aureo e broncopolmonite complicata da insufficienza renale acuta in paziente con grave cardiomiopatia dilatativa, diabete mellito in oligofrenico con infezione da virus A H1 N1''.

A mezzanotte in punto si è fermato il cuore di D.G., l'uomo di 51 anni, colpito dal virus dell'influenza H1N1, che da alcuni giorni era ricoverato in gravissime condizioni nell'ospedale per la cura delle malattie infettive "Cotugno" di Napoli. È la prima vittima in Italia dell'influenza che sta provocando la morte di centinaia di persone in ogni parte del mondo, anche se, in questo primo caso italiano, il virus è soltanto in parte responsabile del decesso che è stato determinato, soprattutto, dalle gravi patologie che già da diverso tempo affliggevano il paziente. L'uomo, un soggetto oligofrenico, soffriva infatti da tempo di miocardiopatia dilatativa e di una forma molto grave di diabete. Il quadro clinico, di recente, si era ulteriormente complicato a causa di una insufficienza renale e di una sepsi da stafilococco aureo.

Le condizioni di D.G. hanno subito un ulteriore, brusco peggioramento verso le ore 23 della scorsa serata. Il personale medico e paramedico in servizio nel reparto di rianimazione del Cotugno è immediatamente intervenuto, praticando tutte le iniziative previste dai protocolli terapeutici. In breve tempo i medici hanno però constatato una crescente bradicardia, cioè un progressivo rallentamento del battito del cuore, finchè non è subentrata la fibrillazione e, infine, l'arresto. I medici del Cotugno hanno proseguito con le manovre di rianimazione per altri 45 minuti, fin quando non si è dovuta constatare la morte del paziente.

Le condizioni dell'uomo - che abitava con l'anziana madre nel quartiere Secondigliano - si erano rivelate molto critiche sin dal momento del suo ricovero nell'ospedale per la cura delle malattie infettive di Napoli. I medici, in realtà, non avevano mai nutrito troppe speranze che riuscisse a sopravvivere. Sin dal momento del suo arrivo in ospedale, martedì scorso, D.G. era stato sottoposto a respirazione assistita ed al monitoraggio dal punto di vista emodinamico e respiratorio, con elettrocardiogramma, controllo della pressione arteriosa e dei livelli di gas nel sangue. D.G. è stato sin dal primo momento sottoposto anche ad emofiltrazione renale.
L'uomo era stato ricoverato inizialmente nell'ospedale Cardarelli, dove gli erano state diagnosticate gravi insufficienze cardiorespiratoria e renale e per questo era stato intubato. Successivamente era stato trasferito nell'ospedale Cto e, dopo gli esami, gli era stato diagnosticato il virus N1H1 dell'influenza A. A quel punto era stato portato al Cotugno.
D.G. non è mai stato all'estero e, a causa delle tante patologie da cui è affetto, era stato ricoverato in passato in vari ospedali e case di cura di Napoli. I medici del Cotugno hanno però escluso che possa aver contratto il virus N1H1 proprio durante uno di questi ricoveri.

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SINTOMI DELL'INFLUENZA SUINA

influenza suina: nuova influenza, IL VACCINO IN ITALIA SARà DISPONIBILE DAL 15 NOVEMBRE
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influenza suina: nuova influenza, RISULTATI INCORAGGIANTI SU VACCINO

Prove cliniche sul vaccino contro la nuova influenza A/H1N1 hanno mostrato ''incoraggianti'' risultati e hanno suggerito che una dose potrebbe bastare. I risultati arrivano dalla casa farmaceutica svizzera Novartis.

''I risultati dello studio pilota sono incoraggianti'', ha detto Andrin Oswald, capo della divisione vaccini della Novartis, spiegando che la prova del vaccino e' stata condotta su 100 volontari tra i 18 e i 50 anni.

''Due dosi - ha aggiunto - sembrano provvedere meglio alla protezione, ma una singola dose del nostro vaccino Celtura puo' essere sufficiente a proteggere gli adulti contro l'influenza suina''.

giovedì 3 settembre 2009

epatite: PERCHè DIVENTA CRONICA

Un difetto funzionale delle cellule primitive - cellule dell'immunita' innata, note anche come ''uccisori naturali'' - e' la prima causa della cronicizzazione dei virus dell'epatite B e C: e' quanto emerge da uno studio pubblicato su Gastroenterology condotto da Mario Mondelli del Laboratorio sperimentale di ricerca del Dipartimento di Malattie infettive dell'Irccs - Fondazione San Matteo di Pavia. ''Lo studio si e' concentrato sulle cellule dell'immunita' innata denominate 'natural killer', gli 'uccisori naturali' - spiega Mondelli - che uccidono le cellule infettate del nostro organismo. Abbiamo dimostrato che esiste un difetto funzionale di queste cellule nelle epatiti virali croniche, che dimostrano una normale o incrementata capacita' di 'uccidere' le cellule infette, ma sono incapaci di produrre una sufficiente quantita' di interferone gamma, consentendo ai virus dell'epatite B e C di persistere indisturbati nel fegato dei pazienti che non sono in grado di eliminarli''.

Outbreaks near me: CONTROLLA DIFFUSIONE dell'influenza suina con l'iPhone

Visualizzare sull'iPhone una mappa in cui sono segnalati tutti i focolai dell'influenza suina ed essere avvisati quando si e' in prossimita' di uno di questi: si chiama ''Outbreaks near me'' la nuova applicazione della Apple creata dai ricercatori americani del Mit - Massachusetts Institute of Technology - e di Harvard (Boston) e disponibile gratuitamente per tutti i proprietari di iPhone interessati a conoscere le ''mosse'' e gli spostamenti del virus H1N1. L'applicazione e' stata sviluppata grazie ad HealthMap, una risorsa online che raccoglie e distribuisce informazioni sulla diffusione di influenze e infezioni: ''Si tratta di una specie di epidemiologia fatta dalla gente comune - spiega Clark Freifeld, co-fondatore di HealthMap - che rende i cittadini partecipi della causa della salute pubblica, incoraggiandoli non solo a fruire delle informazioni in tempo reale, ma anche a collaborare alla creazione delle mappe''.

stress: Il profumo dei fiori allevia lo stress


Che annusare una fragranza floreale potesse essere piacevole, e magari anche rilassante, lo si sapeva già. Ma ora dal Giappone arriva anche una prova scientifica sull'effetto benefico sull'organismo delle fragranze floreali. Secondo uno studio da poco apparso sulla rivista Journal of argicoltural and food chemisty, l'inalazione di alcuni aromi può effettivamente incidere sull'attività dei geni e sulle cellule del sangue riducendo in modo significativo i livelli di stress, anche se per ora la ricerca è stata condotta solo sui topi e quindi da considerare ancora con una certa cautela.

ODORI BENEFICI - «È' empiricamente noto fin dai tempi antichi - si legge nell'introduzione all'articolo - che alcune fragranze hanno effetti psico-fisiologici sedativi, stimolanti, calmanti, antinfiammatori anti-convulsivi; l'odore del limone, per esempio, ha un effetto antidepressivo, mentre la valeriana induce il sonno». Mossi da questo presupposto, Akio Nakamura e i suoi collaboratori hanno sottoposto alcuni ratti a situazioni di stress e verificato su di essi l’impatto dell'inalazione di linalool, un agente chimico responsabile di una fragranza presente in vari tipi di fiori come il the l'arancio, l'uva, il mango, il limone o la lavanda. Risultato: il linalool, comunemente impiegato in prodotti commerciali ha svolto un’azione repressiva su alcuni cambiamenti nelle cellule del sangue e nell'espressione dei geni che sono attribuibili allo stress.

DAI TOPI AGLI UOMINI - In particolare, la sostanza avrebbe significativamente ridotto determinate mutazioni in 109 geni delle cavie sottoposte all'esperimento. Secondo i ricercatori, poi, il fatto che l'effetto della fragranza sia misurabile attraverso l'analisi del sangue potrebbe aprire a futuri test sull'uomo.

INFLUENZA SUINA: NUOVA INFLUENZA, LA LIGURIA PRONTA CON 230 MILA VACCINI

''La pandemia si conferma un evento a maggiore impatto sociale per il prevedibile alto numero di malati contemporanei, piuttosto che sanitario, grazie, per ora, alla non particolare aggressivita' del virus''. Claudio Montaldo, assessore alla Salute della Regione Liguria, ha fatto il punto sul virus A/H1N1, all'indomani dell'incontro avuto al ministero della Salute. La disponibilita' di vaccino e' stato definita, alla Liguria verranno assegnati 230.000 cicli nel 2009, un quantitativo ritenuto sufficiente. Per il 'piano pandemico' sono stati assegnati alla Regione Liguria 108.766 euro.

''Si conferma per ora - afferma l'assessore ligure - una lentezza di diffusione in Italia del virus. Sono circa 5.600 i casi probabili di cui confermati 2.700. Ricordo che l'accertamento di laboratorio (tampone faringeo) a seguito del modificato quadro epidemiologico, su indicazione ministeriale, non e' piu' eseguito su tutti i casi sospetti ma solo a scopo diagnostico nei casi con quadro clinico severo e a campione per monitorare la circolazione dei virus influenzali''.

In Liguria si sono registrati finora 235 casi probabili (112 di eta' compresa tra i 15 ei 34 anni) di cui 33 confermati positivi al test per A/H1N1, 32 ospedalizzati, tutti guariti.

I casi risultati positivi sono prevalentemente di viaggiatori o loro contatti, anche se dobbiamo attenderci un aumento progressivo dei casi di tipo autoctono.

La Regione Liguria ha attivato i diversi Settori, a seconda delle specifiche competenze, del Dipartimento Salute e servizi sociali per predisporre il Piano Regionale Pandemico.

Tutte le aziende sanitarie hanno predisposto i propri Piani attuativi locali. Sono stati attivati sia la Commissione regionale Vaccini e Malattie Infettive sia il Comitato Pandemico regionale.

Tutta la rete delle strutture sanitarie pubbliche, comprese le strutture Universitarie competenti, e' attualmente in pieno esercizio per corrispondere al meglio alle esigenze che si determineranno al fine di ridurre quanto possibile l'impatto della pandemia.

Il ministero ha provveduto all'acquisto delle dosi vaccinali per coprire il 40% della popolazione e consegnera' appena disponibile alle singole Regioni il quantitativo loro assegnato in base alla popolazione residente. La consegna al centro di stoccaggio regionale avverra' a cura della Croce Rossa Italiana.

influenza suina: nuova influenza, la Cina parte col Vaccino

La Cina ha approvato l'immissione sul mercato di un nuovo vaccino contro il virus N1H1 dell'influenza A. Il vaccino e' prodotto dal laboratorio cinese Sinovac. Lo ha annunciato oggi l'Autorita' nazionale per gli alimenti e i farmaci. 'Il vaccino prodotto da Sinovac e' stato ufficialmente approvato' ha dichiarato il capo dell'Autorita', Zhang Wei. 'I test completati - ha aggiunto - hanno dimostrato che il vaccino e' sicuro'.

RISCALDAMENTO GLOBALE: IL MONDO E' SULL'ORLO DEL PRECIPIZIO


'Abbiamo il piede sull'acceleratore e ci stiamo dirigendo verso l'abisso'', ha ammonito Ban Ki-moon riferendosi ai cambiamenti climatici. In un intervento alla Terza Conferenza mondiale sul clima, in corso a Ginevra, il segretario generale dell'Onu ha esortato la comunita' internazionale ad agire ''adesso''. ''Abbiamo scatenato forze potenti ed imprevedibili, il cui impatto e' gia' visibile. L'ho osservato con i miei occhi'', ha aggiunto Ban ki Moon reduce da una missione all'Artico.

Abbiamo un piede incollato sull'acceleratore e ci stiamo dirigendo verso un precipizio''. E' questa l'immagine con cui il segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, oggi alla Conferenza mondiale sul Clima di Ginevra, ha voluto lanciare un monito sui rischi imminenti che sta correndeo il pianeta.

Ban Ki Moon, che questa settimana ha visitato l'Artico per vedere in prima persona gli effetti del riscaldamento globale, ha avvertito che ''molti degli scenari piu' a lungo termine'' previsti dagli scienziati si stanno ''verificando ora''. ''Gli scienziati - ha spiegato - sono stati accusati per anni di allarmismo, ma i veri allarmisti sono quelli che dicono che non possiamo permetterci un'azione'' contro il riscaldamento climatico, perche' ''cio' fermerebbe la crescita economica''. Queste persone ''sbagliano, il cambiamento climatico potrebbe essere disastroso'', ha avvertito Ban.

Il numero uno dell'Onu ha poi fissato le speranze di un'inversione di tendenza sul summit sul cambiamento climatico dei leader mondiali a New York, previsto questo mese.

I colloqui su un nuovo Protocollo di Kyoto e sui tagli alle emissioni in vista della Conferenza di Copenaghen di dicembre sono stati troppo lenti e limitati. ''Abbiamo 15 giorni utili per i negoziati da qui a Copenaghen, non possiamo permetterci progressi limitati, abbiamo bisogno di rapidi progressi'', ha aggiunto, criticando ''l'inerzia'' di molti paesi sul tema. ''A New York mi aspetto discussioni chiare e costruttive, mi aspetto la costruzione'' di uno strumenmto che funga da ponte per il futuro e ''risultati forti'', ha detto Ban ai delegati di 150 paesi riuniti al meeting di Ginevra.

Il segretario generale dell'Onu ha poi avvisato che il prezzo di un eventuale fallimento della Conferenza di Copenaghen sarebbe alto ''non solo per le future generazioni, ma anche per questa generazione''. Ban ha poi ribadito che la promessa fatta dal Gruppo del G8 per un taglio a lungo termine, entro il 2050, dell'80% delle emissioni nocive non e' sufficiente: ''Continuo a credere che avrebbero dovuto fissare un obiettivo di medio termine e continuero' a sostenere con il G8 e il G20'' questa posizione.

Nel corso del suo mandato, Ban Ki Moon ha effettuato diversi viaggi allo scopo di verificare l'impatto del cambiamento climatico sull'ambiente e sull'uomo, compreso un viaggio in Antartide. Ban ha visto di persona l'avanzameto dei deserti in Ciad e la diminuzione della foresta amazzonica in Brasile. Visibilmente preoccupato dall'ultima visita nell'Artico, Ban Ki Moon ha avvertito che l'innalzamento del livello del mare, causato in primo luogo dallo scioglimento dei ghiacci della calotta polare, minaccera' grandi citta' in tutto il mondo, cun bacino potenziale di 130 milioni di persone. Il cambiamento climatico, secondo Ban, sta inoltre innescando una corsa alle risorse naturali nell'Artico, dopo l'apertura di un passaggio per le navi nei mari del polo nord, ora liberi dai ghiacci. ''Non stiamo solo sfidando l'ambiente, il cambiamento climatico sta anche alterando il quadro geopolitico'', ha spiegato.

Ban ha poi invocato azioni urgenti sui temi-chiave dei negoziati preparatori della Conferenza di Copenaghen, caratterizzati da divisioni tra paesi ricchi, emergenti e poveri. Secondo Ban queste divisioni si registrano anche sulle misure da adottare per adattarsi al cambiamento climatico e sull'avvio di 'finanziamenti rapidi' per aiutare i paesi piu' vulnerabili e meno sviluppati. Mentre le nazioni piu' industrializzate hanno bisogno di obiettivi sulle emissioni di medio termine, Ban ha rilevato che anche i paesi in via di sviluppo ''hanno bisogno di agire subito per diminuire la crescita delle emissioni''.

L'ex diplomatico sudcoreano ha poi rivelato di star lavorando a un vertice dei leader delle nazioni che hanno le piu' grandi foreste per un meeting, da svolgere entro il mese, sulla deforestazione: ''Chiedero' ai leader delle nazioni con le piu' grandi foreste di incontrarci'' il 22 settembre. Per il segretario generale dell'Onu i paesi a maggior rischio deforstazione sono Brasile, Indonesia, Repubblica democratica del Congo e alcuni paesi europei.

CAMBIAMENTI CLIMATICI: CONDIVISIONE DI INFORMAZIONI METEO PER 150 PAESI

Le 150 nazioni riunite alla Conferenza mondiale sul clima di Ginevra hanno trovato un accordo sull'istituzione di una nuova struttura globale per la condivisione delle informazioni sul clima, in quel che i tecnici definiscono un passaggio chiave per affrontare il problema del riscaldamento globale. In una dichiarazione, i funzionari e i delegati nazionali affermano di aver deciso di istituire ''una struttura globale dei servizi climatici'' che dovrebbe rafforzare lo scambio di informazioni sul clima e renderle piu' facilmente disponibili. L'accordo potrebbe ''allargare la finestra'' delle attuali previsioni meteo per produrre previsioni che riescano a guardare a stagioni, se non addirittura a decenni, avanti, affermano i meteorologi.

Il sistema dovrebbe inoltre compensare la scarsa attendibilita' dei servizi di previsione meteo in alcuni paesi poveri, soprattutto africani.

Questo passo, che non sara' completamente realizzato prima del 2011, e' considerato una mossa fondamentale per potersi adattare ai cambiamenti del clima, un tema chiave per i difficili negoziati preparatori della Conferenza di dicembre a Copenaghen. I servizi pensati potrebbero infatti influenzare le decisioni su acqua, agricoltura, pesca, salute, foreste, trasporti, turismo, energia e il grado di preparazione ai disastri naturali.

La Conferenza mondiale sul clima di Ginevra si concludera' domani.

riscaldamento mari: GOLFO NAPOLI AUMENTO TEMPERATURE 3,5 GRADI IN 3 ANNI


''La temperatura media dei primi 20 metri del mare del Golfo di Napoli e' aumentata di tre gradi e mezzo negli ultimi tre anni, passando da 24 gradi a 27 gradi e mezzo''. E' questo il dato di sintesi emerso nel corso della riunione convocata dall'Assessore all'Ambiente della Regione Campania, Walter Ganapini, e alla quale hanno preso parte il professor Giuseppe Chiaudani, idrobiologo di fama internazionale gia' protagonista della soluzione del problema delle mucillagini nel mar Adriatico, e il professor Vincenzo Saggiomo, coordinatore dall'area Gestione Ambiente ed Ecologia costiera della stazione zoologica della Anton Dohrn, che ha illustrato i risultati delle sue ricerche in materia dal 1984 ad oggi, fornendo un quadro storico di riferimento e il Dirigente della Protezione civile, ingegner Bruno Orrico. Lo riferisce una nota spiegando che, in particolare, e' stato possibile notare che dal 2004 al 2007 la temperatura delle acque marine fino a venti metri di profondita' e' stata sempre compresa tra i 24 e i 25 gradi.

''La temperatura media di ieri nella fascia compresa nei primi tredici metri di profondita' marina - sottolinea Saggiomo - e' stata addirittura di 28 gradi. Ventisette gradi e mezzo, invece, e' la temperatura media nei primi 20 metri.

Per quanto riguarda le modalita' di analisi, si tratta di prelievi costanti - precisa il ricercatore della Anton Dohrn - eseguiti a due miglia dalla costa partenopea nel tratto centrale tra Castel dell'Ovo e Mergellina''.

Secondo il professor Chiaudani, ''l'aumento della temperatura e' una delle concause che possono determinare la presenza di mucillagini nel golfo di Napoli. Con queste temperature viene tutto a galla e non si verifica il rimescolamento delle acque. Con tre gradi di aumento della temperatura - evidenzia l'esperto - le alghe aumentano di un terzo la capacita' di produzione di sostanza organica extracellulare che sono di difficile e lenta biodegradazione''.